STREAMING? NO, MEGLIO BLOCKBUSTER. CHI SE NE RICORDA?

STREAMING? NO, MEGLIO BLOCKBUSTER. CHI SE NE RICORDA?

Tempi ormai andati.

Tempi passionali.

Tempi senza streaming.

Eh già, c’erano una volta

dei supporti grazie ai quali era possibile recuperare un film che non si era ancora visto o che, più semplicemente, si voleva rivedere comodamente sul proprio divano di casa. Tali supporti venivano chiamati “vhs” (comunemente conosciute con il nome di “videocassette”) e “dvd” e potevano essere acquistati in un negozio che faceva della sua vistosa insegna dai colori blu e giallo, il suo tratto distintivo ed iconico.

Stiamo parlando del “santuario del cinema” per antonomasia: Blockbuster.

LA STORIA IN BREVE

Blockbuster è stata la più grande catena di noleggio e acquisto dei film della storia, nonché un autentico precursore dei servizi di streaming come li conosciamo oggi. Già, “è stata”, perchè la società è fallita  ufficialmente nel 2013 (in seguito anche al tentativo fallito da parte della casa di provare ad adattarsi al corso dei tempi, proponendo il proprio servizio di streaming), dopo ben 26 anni di onorata carriera, in concomitanza con l’affermazione dei colossal dello streaming più famosi, che ne hanno dunque, decretato la scomparsa (avvenuta nel  2011 per quanto concerne il suolo italiano). 

UN’ESSENZA DIVERSA

Un’essenza, quella della famosa catena arrivata in Italia nel 1994, non più riscontrabile nel modus vivendi della nostra società.

Rispetto ai tempi d’oro di Blockbuster, coincidenti soprattutto con i mitici anni 90’, oggigiorno abbiamo un catalogo di film pressoché illimitato a portata di mano (o meglio, di “click”), grazie ai vari colossal dello streaming (Netflix, prime Video, Disney+ ecc.) ai quali siamo generalmente abbonati.

TROPPA SCELTA

Siamo sinceri con noi stessi: possiamo contare su una scelta talmente  vasta che, alla fine, non sappiamo mai cosa realmente guardare.

Tant’è che, a volte, passano ore intere prima di decidere su quale film desideriamo puntare per trascorrere qualche ora di svago.

È davvero tutto così compiacente e accomodante… forse anche troppo.

IL TRAMONTO DELLA “CORALITÀ”

Non c’è più quella strepitosa sensazione d’entusiasmo di un tempo, destata dall’avventurosa ricerca, “ambientata” tra gli innumerevoli scaffali del Blockbuster, per la scelta del film perfetto da guardare insieme a tutta la propria famiglia o schiera di amici.

A tal proposito, c’è un elemento che più manca e che è andato perduto a seguito dell’estinzione della fruizione dei contenuti attraverso gli ormai obsoleti supporti di archiviazione: la coralità.

Ci si dava appuntamento, per poi riunirsi.

Eh sì, perchè la visione stessa del film vedeva la partecipazione di un sacco di persone e, proprio per questo motivo, si tramutava in un vero e proprio evento corale in cui la televisione diventava una sorta di focolare domestico verghiano, attorno alla quale si riunivano le persone più care, con le quali condividere il “sacro momento” della visione del film.

FINE DELLA RICERCA, FINE DEL PIACERE

Tuttavia, ancor prima di giungere al fatidico e sacro momento, ve ne era un altro altrettanto importante: sussisteva una grande attesa per la visione di un film; la stessa attesa in cui risiedeva il piacere stesso.

C’era grande attesa per la visione di un film; proprio in quell’impazienza si celava il piacere stesso.

UNA SCELTA SENTIMENTALE

Non c’è paragone tra una sistematica scelta compiuta sul proprio divano di casa e la ricerca tra gli scaffali degli enormi blockbuster di un tempo, molto più “sentimentale” e calda.

CONCRETEZZA VS EFFIMERITÀ

Sì, perchè dal negozio si usciva con una certa dose di soddisfazione, ma soprattutto si possedeva tra le proprie mani un oggetto materiale, non un qualcosa di effimero, superficiale e freddo come un contenuto streaming di oggi, ovviamente non prima di essersi infarciti delle peggiori schifezze da consumare e da poter acquistare, seppur a prezzi spropositati, nel colossal del noleggio dal colore blu.

TEMPO LIMITATO = FILM APPREZZATO

Un altro fattore fondamentale era il tempo; nella maggior parte dei casi c’era una scadenza ben precisa da rispettare: quella derivante dai termini del noleggio entro il quale bisognava quindi restituire il vhs o il dvd in questione.

SEMPRE DA SOLI

Oggi, invece, ognuno guarda in solitaria il film o la serie tv del caso. Addirittura c’è la possibilità, ad esempio con “SharePlay” di Apple, di poter visionare a distanza, simultaneamente un contenuto in streaming con i propri amici.

SEMPRE DISTRATTI

Nel mondo in cui viviamo, durante la visione di una serie tv vi si distrae molto facilmente con lo smartphone ed i vari social, che in passato non esistevano.

Ai tempi di Blockbuster, il salotto assumeva le sembianze di una sala cinema in miniatura.

INFLUENZE QUASI “COERCITIVE”

Oggi soprattutto, tendiamo a guardare ciò che si trova nella fantomatica “Top List” del momento, consigliata dagli stessi colossi mondiali dello streaming.

O, ancora, a volte capita di incappare in un post o in una storia Instagram delle tante pagine dedicate al mondo del cinema e dunque, in preda alla curiosità e attratti dalla popolarità del momento, visioniamo il film o la serie tv del caso.

UNA COMMUNITY VIVENTE

Un tempo, invece, ci si affidava ai commessi del Blockbuster, i quali vivevano letteralmente nei cataloghi illimitati dei film ed erano, di conseguenza, riconosciuti come dei massimi esperti del settore, nonché appassionati: si scambiavano opinioni e si dava vita, in quello stesso momento, a delle piccole “community in carne ed ossa”

VICINI NELLA VIRTUALITÀ, DISTANTI NELLA REALTÀ

Quanto ci manca Blockbuster, ma soprattutto quanto ci mancano quei tempi in cui si era uniti fisicamente e non virtualmente.

Nostalgia a parte, che tempi calorosi i mitici anni 90’!

L’ULTIMO BLOCKBUSTER AL MONDO

L’ultimo Blockbuster esistente sulla faccia del pianeta si trova nei pressi della cittadina di Bend, situata nello stato dell’Oregon, zona in cui non vige un’elevata connessione internet, indispensabile per la corretta riuscita della fruizione dei contenuti online. Il negozio è indipendente, nonostante l’utilizzo del nome e del logo della famosa catena e attira a sè un sacco di nostalgici che vogliono fare un tuffo nel passato, per rivivere tempi lontani e ormai andati che hanno caratterizzato la propria adolescenza. (Sebastiano Gaglione)

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