Quando sono nate le prime sale da gioco al mondo? E in Italia?

Quando sono nate le prime sale da gioco al mondo? E in Italia?

Le sale da gioco non sono un’esclusiva dell’America. Sarebbe troppo facile indicare Las Vegas come la capitale del casinò, per quanto siano i resort del Nevada ad attirare oggi il maggior numero di avventori. Il business, infatti, è nato a parecchi km di distanza, proprio in Italia, quasi 400 anni fa. Nel tempo, però, le sale da gioco si sono sviluppate altrove, conservando comunque un’impronta della tradizione italica ed ispirandosi nello specifico ad alcuni edifici che erano sorti nello Stivale. Di conseguenza, si potrebbe stimare che la nascita delle prime sale da gioco al mondo siano merito del Belpaese.

“The Strip” è una strada lunga più di 4 miglia e da anni rappresenta il punto focale della movida americana. Si trova proprio a Las Vegas, dove circola soprattutto la storia dell’ex inventore di casinò Stanley Mallin e dell’Italia si sente ormai ben poco parlare. Lì sono sorti molti dei casinò che oggi risultano tra i più popolari in assoluto. Tra l’altro, diverse sale sono state inserite all’interno di strutture più complesse come hotel e aumentano la loro utenza grazie ai vacanzieri occasionali che magari non si erano recati sul posto con lo scopo di giocare. Il Bellagio, situato sempre nel Nevada, è una delle mete più ambite dai giocatori, così come il The Cosmopolitan. Di sale piuttosto frequentate se ne trovano anche a Macao e persino in Paesi meno ricchi come il Sudafrica, dove spicca il Tusk Rio Casino di Klerksdorp.

In Italia il casinò più conosciuto è forse quello di Sanremo, anche a causa dell’immediata associazione che si può fare con il Festival della canzone, che ogni anno si svolge a pochi passi. Anche il casinò di Campione d’Italia, inaugurato nel 1917, è meritevole di menzione, non fosse altro che per la sua curiosa storia: inizialmente, infatti, veniva utilizzato come riparo e punto strategico nel corso della prima guerra mondiale e per diversi anni fu costretto alla chiusura. Stiamo parlando di strutture che sono state frequentate in passato anche da personalità di alto livello e che venivano viste come luogo di incontro culturale, oltre che di puro diletto.

Di più recente costruzione è invece il Casinò de la Vallée di Saint-Vincent, la cui inaugurazione risale al 1947. Fu uno dei primi casinò ad avvalersi dei giochi elettronici e le sue sale sono state talvolta impiegate anche per eventi e premiazioni relative al mondo del giornalismo, della radio o del cinema. Il primo vero casinò italiano, però sembra essere il Ca’ Vendramin di Venezia, aperto nel 1638 e conosciuto anche come “Il salotto dei giochi classici”. Per anni il Ca’ Vendramin si sarebbe conteso col casinò di Sanremo il titolo di sala da gioco più antica della storia, ma gli studiosi sono soliti concordare sull’attribuire all’edificio veneziano le origini del gioco in tutto il mondo.

Un bel vanto per l’Italia, che però sembrerebbe aver smarrito in parte la sua tradizione legata ai casinò. Alcune strutture rinomate come quella di Campione hanno incontrato parecchie difficoltà economiche negli ultimi anni e a volte i media parlano di scioperi da parte di addetti ai lavori nelle sale. Il passato lo è stato, ma il futuro dei casinò in Italia non si preannuncia glorioso.