NOLANO. Il sindaco di Camposano Barbato: “La Regione ci riporta all’era delle Palafitte!”

NOLANO. Il sindaco di Camposano Barbato: La Regione ci riporta allera delle Palafitte!

NOLANO. Il sindaco di Camposano Barbato: La Regione ci riporta allera delle Palafitte!Cosi il sindaco di Camposano Francesco Barbato in un post dopo l’alluvione avvenuta a Cimitile a causa dell’alveo Gaudo.
“La mia prima battaglia da Sindaco, in passata consiliatura, pulizia/bonifica/riqualificazione REGI LAGNI BORBONICI, con approvazione di progetto, condiviso dai 17 Comuni dell’area e finanziato dalla Regione per €.3.400.000,00.
Un “accenno” d’inizio lavori Novembre 2020 poi, in coincidenza con la mia cacciata dal Comune (febbraio u.s.) tutto si ferma!
Intanto franano le sponde degli alvei e i Sindaci di Nola Gaetano Minieri, di Cimitile e Comune di Comiziano allertano la Regione Campania competente esclusiva nella manutenzione e messa in SICUREZZA degli ALVEI ma da quelle parti…orecchie da mercanti!
Ieri sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco. Eroi di ogni giorno, per mettere in salvo o in sicurezza gli abitanti del Rione Gescal di Cimitile, rimasti appesi nelle case, circondate dall’acqua uscita dall’Alveo Gaudo, come si viveva nelle…palafitte! Che VERGOGNA!!!
Lo stesso fenomeno a Camposano il 4 Settembre scorso, perché lo stesso alveo Gaudo non ha più la sponda che affaccia su via Matteotti e l’acqua non defluisce più nel letto naturale ma nel centro abitato, alluvionando e mettendo a rischio l’incolumità della Popolazione oltre a distruggere abitazioni ed attività commerciali.
Stamane, con i Sindaci di Nola, Cimitile e Comiziano, abbiamo denunciato presso la @stazioneCarabinieriForestaliRoccarainola le gravi omissioni e responsabilità della Regione che, infischiandosene come fa da tanto tempo, mette in pericolo l’incolumità e la vita dei nostri Popoli, oltre a creare inenarrabili danni a case, strade, attività commerciali, coltivazioni agricole, etc.
A proposito, abbiamo attenzionato sull’argomento anche la Procura Regionale della CORTE DEI CONTI, perché, forse, i danni che ogni anno provocano gli allagamenti provenienti dagli alvei Gaudo, Avella e Quindici non debbano più essere risarciti con soldi pubblici ma con le tasche degli Amministratori e/o dei Dirigenti di Regione Campania, atteso che è per loro inadempienza(?), incapacità(?), omissione(?) nell’effettuare i lavori, catalogabili addirittura come somme urgenze, che mettono a rischio l’INCOLUMITÀ e la SICUREZZA dei Campani.
Che dire, poi, di 6 Consiglieri regionali del nostro territorio -dove- erano molto presenti a prendere voti ma assenti nella risoluzione dei problemi e per servire i Cittadini del nolano!
È rimasto l’ultimo baluardo dei Cittadini, SINDACI ed AMMINISTRATORI LOCALI, che, come al solito, cacciano il petto fuori per difendere i propri POPOLI”.