Mugnano – Sospensione idrica monta la protesta dei cittadini – i chiarimenti dei Sindaci Napolitano -Rozza- Colucci

Mugnano   Sospensione idrica monta la protesta dei cittadini   i chiarimenti dei Sindaci Napolitano  Rozza  Colucci

Molti cittadini di Mugnano del Cardinale e di Quadrelle ci hanno contattato per esprimere le loro perplessità ed incredulità di fronte ad un’annosa questione: la sospensione dell’erogazione idrica nelle ore notturne che si protrae fino a mattino inoltrato.Oggi 3 novembre, in alcune zone di Mugnano, l’erogazione dell’acqua è ripresa intorno alle 9. Nei comuni di Mugnano del Cardinale, Quadrelle e Sirignano la gestione dell’acqua è affidata all’Alto Calore, ente in dissesto finanziario. I sindaci Alessandro Napolitano, Simone Rozza ed Antonio Colucci, da noi contattati telefonicamente, hanno dichiarato: “Nel pomeriggio di oggi, alle 17, presso la Casa Comunale di Sirignano, verrà firmato un accordo per procedere alla messa in sicurezza del nuovo pozzo, i lavori, con molta probabilità, inizieranno già la prossima settimana. Sono lavori importanti e necessari di cui si faranno carico economicamente i nostri comuni. Al termine dei predetti lavori, ottenute le autorizzazioni dell’Asl, il nuovo pozzo entrerà in funzione e non ci saranno più problemi di approvvigionamento idrico. Per quanto concerne l’attuale sospensione notturna è necessaria in quanto, è vero che l’Alto Calore di acqua a disposizione ne ha molta, ma le condutture sono obsolete, ci sono perdite e non è possibile immettere in esse un flusso d’acqua maggiore. Nel corso degli anni i nostri paesi si sono ingranditi, la popolazione è cresciuta, le utenze sono aumentate e dunque andrebbero eseguite delle opere strutturali. Il problema della sospensione idrica sussiste già da anni e non può essere risolto dall’oggi al domani. Noi primi cittadini, come tutti, dobbiamo rispettare le ordinanze, non sprecare l’acqua e pazientare ancora alcuni giorni, purtroppo la situazione dell’Alto Calore è nota e noi ci facciamo continuamente portavoce delle doglianze dei nostri concittadini”. (L. Carullo)