Marigliano. Carpino agli arresti domiciliari, il Consiglio comunale verso lo scioglimento

Marigliano. Carpino agli arresti domiciliari, il Consiglio comunale verso lo scioglimento

Lunedì sotto esame  il rendiconto del bilancio del 2019, che in linea di continuità con le pregresse gestioni presenta considerevoli  avanzi d’amministrazione, ripartiti in spese libere per opere di immediata utilità sociale e in quote  vincolate di accantonamento per funzioni istituzionali.

di Gianni Amodeo

Marigliano. Carpino agli arresti domiciliari, il Consiglio comunale verso lo scioglimentoSarà l’ultimo atto dell’attuale compagine consiliare, convocata domani per  deliberare sugli atti del rendiconto economico e finanziario per il 2019 che in linea di continuità con le gestioni pregresse si presenta solido, con importanti avanzi di bilancio, sia per le spese libere con corsia prioritaria per le scuole, sia per quelle vincolate, costituendo l’interessante e ben significativo elemento di positività nel contesto del generale affanno in cui versa la politica in città. E’ l’adempimento amministrativo d’importante rilevanza, che fa tracciare  l’identikit della tenuta dei conti dell’Ente di corso Umberto, senza interferire, però, nella procedura- è il rovescio della medaglia- che condurrà allo scioglimento della consiliatura; provvedimento che fa capo alla vicenda che ha determinato il 21 luglio l’arresto del sindaco Antonio Carpino, gravato dalle pesanti accuse di voto di scambio e corruzione elettorale, con l’aggravante del metodo mafioso. Un quadro accusatorio, che emerge dalle risultanze dell’inchiesta sviluppata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli sull’intreccio tra politica e camorra nel palazzo di città. Una misura cautelare di carcerazione –va ricordato- eseguita all’indomani dell’annuncio ufficiale della candidatura di conferma a sindaco per Antonio Carpino sostenuto dalla coalizione di centro sinistra, e trasformata l’altro ieri in provvedimento di detenzione domiciliare, così com’era stato richiesto dagli avvocati Francesco Picca e Aniello Quatrano, che tutelano gli interessi dell’ex-sindaco, tra l’altro collega di professione.

            In realtà – la procedura di scioglimento, correlata con la sospensione prefettizia e le dimissioni personali di Carpino dall’incarico di sindaco- ha un percorso già definito con scadenza il ventesimo giorno, a far data proprio dal giorno  della formalizzazione nel protocollo ufficiale delle dimissioni dall’incarico. Il termine di scadenza dovrebbe spirare tra qualche settimana e non oltre Ferragosto, segnando l’avvento dell’ulteriore commissione prefettizia per la gestione dell’Ente di corso Umberto; commissione prefettizia, che gestirà l’intera macchina organizzativa e di preparazione logistica per il voto del 20 settembre  sia per il rinnovo degli organi elettivi dell’amministrazione comunale e del Consiglio regionale della Campania, sia per il voto referendario confermativo della riduzione del numero dei parlamentari a Montecitorio e a palazzo Madama.

            Sulla conferma del voto amministrativo settembrino, negli ambienti politici cittadini non sono, tuttavia, mancati dubbi e perplessità, prefigurando nell’immediato anche lo scioglimento del Consiglio comunale per i condizionamenti subiti nell’esercizio delle proprie funzioni e attività dai clan di camorra territoriali; un’ipotesi la cui immediata praticabilità veniva data per certa, saltando il previsto passaggio elettorale, che, invece, sarà regolarmente compiuto. Di certo, lo scioglimento consiliare che sarà decretato nei prossimi giorni, fa delineare una situazione bifronte, cambiando completamente le posizioni che erano state ormai definite o in via di definizione per le candidature a  sindaco e ai 24  seggi consiliari. E’ lo scenario che se, da un lato, fa tenere aperti i riflettori sul voto del 2015, per un procedimento giudiziario appena aperto e con esiti tutt’altro che  prevedibili e scontati,considerato l’articolato prospetto dell’inchiesta della Didia partenopea, dall’altro lato guarda al presente e proprio nella settimana che si apre lunedì si devono stringere i tempi  per la presentazione entro il 20 agosto delle liste e delle coalizioni, rivisitando e calibrando attentamente le scelte delle candidature.

E’ un  contesto fluido, in cui due appaiono essere i punti fermi. E sono rappresentati dalla lista ambientalista Oxigeno, che propone quale candidato-sindaco, Saverio Lo Sapio, e la lista del Movimento 5 Stelle, con Maurizio Sena, candidato-sindaco. Sono formazioni out-sider che giocano le loro “carte” sulla ventata dell’alternativa e del cambiamento della politica in città. E resta da capire quale  accoglienza abbia ricevuto e quale breccia abbia dischiuso, la Lettera aperta che l’on.le Sebastiano Sorrentino ha indirizzato alla città, annunciando la propria disponibilità di partecipazione ad una coalizione di salute pubblica per il governo della città, andando oltre gli schematismi partitici esistenti.