Il caso Flumeri sul tavolo del Governo: atto discriminatorio per l’on. Giordano

Il caso Flumeri sul tavolo del Governo: atto discriminatorio per lon. Giordano

L’onorevole Giancarlo Giordano porta all’attenzione del Governo e del parlamento il caso dei giubbotti catarifrangenti per gli immigrati che risiedono a Flumeri. In una interrogazione urgente a risposta orale indirizzata al ministro dell’Interno, Giordano scrive che il ‘‘provvedimento sindacale appare quanto mai confuso,  discriminatorio e privo di fondamento giuridico-amministrativo in quanto: nella premessa accolla incredibilmente solo a un determinato gruppo di cittadini la potenzialità del rischio dell’incolumità pubblica stradale (gli extracomunitari in dimora presso l’Agriturismo “Petrillii” ) e non a tutti i cittadini che percorrerebbero le strade comunali; nella parte dispositiva il provvedimento estende, invece, indistintamente a tutti gli  “extracomunitari residenti in Flumeri”  l’obbligo della dotazione  del “giubbotto catarifrangente” addirittura “nelle ore pomeridiane” generando in tal modo ulteriore discriminazione prima che di inefficacia dal punto di vista del dettame della messa in sicurezza del  Codice della strada; tale ordinanza, che poteva essere tranquillamente essere predisposta come un ordinario e generalizzato provvedimento di tutela della comune incolumità pubblica stradale, si richiama arbitrariamente ai princìpi evocati dagli artt. 50 e 54 del T.U.E.L. n. 267/2000, in quanto non sussiste assolutamente alcuna emergenza tale da richiedere la loro applicazione ; di certo non favorisce la creazione di un clima di accoglienza tanto necessario per instaurare il giusto rapporto di integrazione tra ospiti e comunità locale”.

”In merito a quanto innanzi esposto”, Giordano chiede: quali iniziative urgenti il Signor Ministro, per quanto di competenza,  intende intraprendere al fine di favorire l’immediato ritiro e annullamento dell’ordinanza sindacale n. 3/2015 del Comune di Flumeri (AV) : quali concrete iniziative il Governo stia approntando per la provincia di Avellino  al fine  di garantire ai circa  600 profughi la giusta accoglienza,  alle istituzioni  responsabili e ai soggetti sociali operanti sul territorio  le risorse,  le strutture e gli strumenti necessari per favorire la gestione di tale emergenza umanitaria”.

La nota della federazione di Sel Avellino

L’ordinanza del Sindaco di Flumeri (AV),   con la quale si obbliga all’utilizzo di giubbotti catarifrangenti nelle ore pomeridiane e serali per “gli extracomunitari residenti nel Comune”, rappresenta un atto sconcertante. Se una misura del genere si rendeva necessaria per garantire la sicurezza lungo le strade comunali ci chiediamo perché indirizzarla ad una precisa tipologia di persone, facendo così passare un messaggio per cui la presenza delle stesse (nel caso specifico richiedenti asilo), o la loro condotta, rappresenterebbe un elemento di pericolo “per la pubblica e privata incolumità”. Un sindaco, e chiunque ricopra funzioni istituzionali, dovrebbe avere una cura delle parole che si utilizzano. Anche per questo tale ordinanza è inaccettabile, e va ritirata, così come è inaccettabile il messaggio che si lancia alla comunità di Flumeri, mentre in questa provincia, come in tutto il Paese, si pone con forza il tema dell’accoglienza, dell’integrazione, e in particolare, per quel che riguarda i richiedenti asilo, della tutela dei diritti e la garanzia di condizioni dignitose.