BAIANO. “Nocciole e noccioli”, è il convegno andato in scena ieri nell’ambito della Festa della nocciola

BAIANO. “Nocciole e noccioli, è il convegno andato in scena ieri nellambito della Festa della nocciola

BAIANO. “Nocciole e noccioli, è il convegno andato in scena ieri nellambito della Festa della nocciolaNello scenario animato e festoso di Piazza S. Stefano, imbandierata e allegra per la Festa della Nocciola (organizzata da 27 anni dalla Pro Loco Baiano, grazie al prezioso e faticosissimo impegno di decine di volontari: a loro un grazie di cuore), si è tenuto l’interessantissimo convegno: “Nocciole e noccioli. Breve riflessione per un’agricoltura bio – ecologica”. Ha aperto i lavori Felice D’Anna, presidente Pro Loco Baiano. Un breve intervento il suo, per ringraziare il pubblico presente e i relatori che hanno accettato l’invito. Poi la parola passa a Saverio Bellofatto, infaticabile sostenitore e promotore di questi valori. Saverio ringrazia l’associazione “Favole & merenda”, presente con un gruppo di mamme e ragazzi, già sostenitori di GREENOPOLI. “Non è un convegno scientifico”, ha detto, “ma una riflessione sull’ambiente e in particolare sulla coltivazione delle nocciole, di cui siamo produttori qualificati. Purtroppo rileviamo una serie di danni causati da errate procedure di coltivazione. L’abuso di fertilizzati chimici e diserbanti, l’inquinamento delle falde acquifere, l’abbruciatura dei residui vegetali dopo la raccolta, sono tutte operazioni che producono danni enormi alla salute delle persone e all’equilibrio ecologico dell’ambiente (sparizione di lombrichi, lumache, farfalle, depauperamento organico della terra) con conseguenze disastrose sul futuro dei nostri giovani. Parliamone per evitare errori”.

BAIANO. “Nocciole e noccioli, è il convegno andato in scena ieri nellambito della Festa della nocciolaLa parola passa al prof. Giovanni De Feo, docente all’università di Salerno, relatore del convegno e ideatore del progetto GREENOPOLI. Poche parole e si è subito percepito che Giovanni De Feo è un personaggio straordinario, entusiasta, appassionato, competente. Ha conquistato l’uditorio portandosi fisicamente in mezzo al pubblico ed esprimendo concetti profondi con linguaggio non accademico, ma fatto di parole semplici, spesso dialettali, per facilitare la trasmissione dei valori di cui è portatore. Il progetto “Greenopoli”, da lui ideato, è finalizzato a sensibilizzare i giovani (e meno giovani) all’educazione ambientale, a mettere sotto la lente d’ingrandimento l’ambiente che ci circonda con una prospettiva diversa. Ci ha parlato di rifiuti come risorsa, di batterie, di energia elettrica, di acqua, di riciclo, di ambiente. Una brillante lezione, attraverso strumenti vicini alla sensibilità giovanile, in grado di affascinare ragazzi e persone mature. Infatti oltre a storie ed esempi di quotidiani comportamenti virtuosi, raccontati con leggerezza, ci ha trascinati nel vivo degli argomenti con il RAP: Sciacqua, sciacqua, e stai attento all’acqua; Sciacqua, sciacqua, e usa poca acqua. Oppure: ambiente ambiente è tutto ciò che ci circonda, attento a quel che fai, sei come una fionda. E infine: tempo, pazienza, passione e competenza, buttare, gettare, vi voglio cancellare, è tempo di cambiare. I ragazzi, incantati, hanno cantato e ritmato questi versi – filastrocca con entusiasmo. Una lezione incisiva, efficace, ottimista, soprattutto per i giovani. Poi la chicca finale: ha lanciato una proposta interessantissima, che può nascere dalla collaborazione tra istituzioni pubbliche (amministrazioni, scuola) e associazionismo privato. Istituire le P.G.A., piccole guardie ambientali per il controllo del territorio e per l’educazione alle regole. Con questo messaggio ha concluso il suo discorso: il rispetto delle regole è condizione indispensabile. Un popolo dimostra di essere civile quando rispetta le regole senza la minaccia di sanzioni. Purtroppo non è così e dobbiamo ancora impegnarci per elevare il livello civile (vedi le autostrade: l’alta velocità causa danni enormi alla comunità; pur tuttavia si continua a correre ed è necessario imporre sanzioni salatissime per arginare il fenomeno). La relazione del prof. De Feo ha aperto squarci di luce sull’ambiente. Dalla relazione sono emerse una marea di idee, non virtuali o teoriche, ma inserite nella quotidianità della nostra vita. Peccato che non c’è stato tempo di allargare la conoscenza consentendo al pubblico di porre domande al professor De Feo: un dibattito avrebbe reso ancora più ricca e interessante questa magnifica lezione. Il coordinatore Pietro Luciano ha aperto la seconda parte del convegno, quella politica, dando la parola al sindaco di Baiano, Enrico Montanaro. Enrico, da conoscitore della realtà territoriale, ha evidenziato che sono ormai pochi i contadini che vivono soltanto con i proventi dal lavoro agricolo. Il reddito agricolo, per moltissimi, è soltanto una integrazione. Peraltro a Baiano non vi sono proprietà estese dove poter investire. Altro storico problema è la mancanza di associazionismo, che non consente di affrontare e risolvere insieme le difficoltà comuni. Ma è inutile guardare agli errori del passato. Pensiamo al futuro, ai giovani. Ben vengano lezioni di educazione ambientale come quella del prof. De Feo, I giovani vanno educati e formati nel modo giusto. La Regione non impedisce soltanto l’abbruciatura, ma ha meritoriamente varato una serie di leggi per aiutare l’agricoltura. E’ importante informarne giovani per usufruirne e rilanciare questo settore dell’economia che è sempre più importante in generale e assolutamente strategico per il nostro territorio. Il convegno si è chiuso con gli interventi di Luigi Napolitano, responsabile EPT provinciale, e di Vincenzo Alaia, consigliere regionale, dei quali non sono in grado di darne conto. Me ne scuso. Antonio Vecchione