Baiano: “DI-VINI BORGHI D’IRPINIA” nasce il progetto di Carmine Pagano

Baiano: DI VINI BORGHI DIRPINIA nasce il progetto di Carmine Pagano

I vini italiani sono spesso imitati o ispirano la produBaiano: DI VINI BORGHI DIRPINIA nasce il progetto di Carmine Paganozione di vino in altre parti del mondo, soprattutto per quanto riguarda alcuni vitigni e stili specifici. questo fenomeno è dovuto alla reputazione di qualità e prestigio dei vini italiani, oltre che, alla loro ampia varietà e diversità, che li rende un modello per molti produttori.

Per conoscere meglio questo prodotto del Bel Paese ci siamo rivolti a un sommelier del baianese Carmine Pagano lei come seconda attività è un sommelier, come è nata questa sua passione? La passione da sempre per i vini si è tramutata nella professione di sommelier, in modo naturale seguendo un percorso formativo volto all’analisi tecnica del vino, ai vitigni e vini del mondo e all’abbinamento cibo vino, insomma, una passione diventata professione.

 Quali sono le caratteristiche principali di un buon vino? “Per poter definire le caratteristiche di un buon vino un sommelier svolge un’analisi organolettica che consiste in una valutazione visiva olfattiva e gusto olfattiva del vino che insieme devono rispondere a requisiti finali di equilibrio e di armonia, ma soprattutto un buon vino deve rispecchiare le caratteristiche del vitigno o dei vitigni che lo compongono rispettando un disciplinare apposito che ne garantisce la qualità.

 Come si abbina meglio il vino con il cibo? “Per eseguire un corretto abbinamento cibo vino esiste una tecnica specifica dove in prima fase si analizzano i due prodotti per poi verificarne il corretto abbinamento. Alcune caratteristiche del vino si abbinano per concordanza con il cibo, ad esempio: intensità gusto olfattiva del vino con intensità gusto olfattiva del cibo altre per contrapposizione, ad esempio, tannicità con succulenza insomma è un lavoro complesso che richiede una formazione ben precisa tipica. di un sommelier”.

 Una domanda banale come si conserva meglio una bottiglia di vino? “Per conservare correttamente una bottiglia di vino bisogna porla in posizione orizzontale in un luogo fresco con un certo tasso di umidità e particolari condizioni di luce anche qui il discorso è molto tecnico e complesso ci vorrebbe un articolo lungo pagine per poter spiegare la condizione ideale di conservazione dei vini. Inoltre è importante sapere che non sempre i vini si prestano a lunghe evoluzioni, solo determinati i particolari vini possono invecchiare”.

Baiano: DI VINI BORGHI DIRPINIA nasce il progetto di Carmine PaganoCi spiega il suo progetto “Di – Vini borghi d’Irpinia? “Premettendo che l’Irpinia è un territorio molto bello, ed ha delle grosse poter potenzialità, ma purtroppo non viene adeguatamente valorizzato. In Irpinia si produce il vino, intorno ad esso c’è cultura, ci sono tradizioni, modi di pensare, metodi di coltivazione della vite. Attraverso il vino si entra in quella che è la realtà storica, culturale e culinaria di un posto. In quelle che sono le radici più profonde di un territorio e allora riflettendo su tutto ciò, mi è venuta l’idea di “DI -VINI BORGHI D’IRPINIA”, Partecipando a vari convegni e forum, dove si parla di enoturismo, mi sono convinto sempre di più che l’Irpinia e i suoi vini vanno valorizzati. Occorrerebbe però un’inversione della mentalità degli attori principali, di questo circuito, mi spiego meglio, non si deve vivere di turismo di riflesso, occorrono investimenti in attività di ricezione, in reti di collegamento tra tutti gli splendidi borghi d’Irpinia, che sono luoghi meravigliosi che offrono prodotti tipici estremamente genuini e prelibati, e vini eccellenti. Io lavoro all’aeroporto militare di Capodichino e, durante tutto l’anno, vedo atterrare autorità provenienti da ogni parte del mondo che della Campania conoscono Napoli e la Costiera, ma non il polmone verde dell’Irpinia. Perché non valorizzare il nostro territorio e portare turismo, non solo di massa, ma di qualità? I primi a crederci dobbiamo essere noi, gli esperti del settore e fare rete. Dovremmo imparare ad abbinare i nostri prodotti con i nostri vini, ad esempio il salame di Mugnano del Cardinale lo si potrebbe abbinare ad un Taurasi, basta poco per unire due prodotti di prima scelta, con due paesi che hanno cultura e tradizioni da tramandare.

“Di – Vino borghi d’Irpinia” è un progetto ambizioso, la cui realizzazione però sembra fattibile purché come dice Pagano, gli esperti facciano rete. Esso si basa sulla creazione di un tour operator ed è rivolto a tutti quelli che amano conoscere la storia, la cultura e prodotti tipici, e ben presto conosceremo ulteriori dettagli. (L.Carullo)