Ancora un suicidio dal” Ponte della Ferriera “ di Avellino, conosciuto anche come il “Ponte della morte”.

Ancora un suicidio dal” Ponte della Ferriera “ di Avellino, conosciuto anche come il “Ponte della morte”.

Ancora una tragedia  ad Avellino , ancora un suicidio dal tristemente famoso “ponte della ferriera”, conosciuto anche  come  “ponte della morte”. Sono stati molti i suicidi ed i tentati suicidi che, negli anni, sono stati posti in essere, proprio dal tristemente famoso  “ponte”. Come segretario nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), nel lontano 2005, in occasione  di un’analoga tragedia, ho  inviato al Sindaco dell’epoca, un documento, nel quale chiedevo che  sui  muretti  posti  sulla destra e sinistra del ponte, all’altezza del precipizio, fossero installate delle inferiate  che avrebbero impedito a chiunque, di  compiere atti inconsulti, lanciandosi, appunto, dal ponte. Nessuno ha ritenuto rispondermi. Poco più di due mesi or sono, ha dichiarato il Presidente del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto, un giovane, ripeteva un copione, oramai, tristemente noto: si era gettato nel vuoto, sempre dal “ponte della morte”, cessando di vivere all’istante. Come sempre,  giornali e tutti gli altri mezzi di informazione,  hanno dato   il giusto spazio a questa vicenda, ma dopo qualche giorno, tutto è tornato nella normalità delle cose , forse in tanti, avevano già dimenticato. Il “mal di vivere”, quel terribile “mostro”, subdulo , invisibile, impalpabilepuò colpire chiunque, è sempre dietro l’angolo, forse anche frutto di una società troppo arida ed egoista che, troppe volte, lascia solo  chi è in difficoltà, chi ha bisogno di una parola buona, forse di un sorriso ed un po’ di comprensione e solidarietà. Anche in questa circostanza  il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – ha continuato de Lieto –  era intervenuto per sensibilizzare le Autorità competenti e l’opinione pubblica sulla necessità di elevare una ringhiera sui muretti del “famigerato” ponte.  Anche in questo caso, silenzio assoluto e, quello che più è peggio, nessuna iniziativa  tesa ad impedire che il “ponte” diventasse  il luogo  che, per la sua configurazione, attira  tanti, troppi aspiranti suicidi. Eppure sarebbe bastato poco. Avellino, purtroppo,  può essere definita, la città  degli eterni cantieri. Era tanto difficile stanziare qualche migliaia di euro  per installare delle inferiate sui muretti del ponte , non per nulla definito ”della morte”? Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – ha concluso il Presidente de Lieto –  auspica le dimissioni del Sindaco di Avellino e dell’Assessore competente.