Caserta: il 62% degli autobus è vecchio, ha più di 20 anni

Caserta: il 62% degli autobus è vecchio, ha più di 20 anni

Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Campania nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro[1].

La Provincia di Caserta presenta uno scenario particolare con valori massimi regionali in diverse categorie e uno spiraglio per l’alimentazione alternativa.

Immatricolazioni: quote in crescita per la Provincia di Caserta, a differenza del calo nazionale e regionale

Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia nel 2022 hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi.

La Campania segue la scia negativa e segna un calo del 5,5%, immatricolando 2.398 nuovi mezzi, 140 unità in meno rispetto al 2021.

Nel territorio casertano si registra tuttavia un trend opposto: la Provincia segna una crescita, l’unica insieme a Napoli in Regione, del 27,4% per le nuove immatricolazioni (335 nuove targhe nel 2022 contro le 263 del 2021).

Anche il settore del trasporto persone a livello nazionale mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021.

Uno scenario simile si presenta anche in ambito locale: la Campania registra un calo pari al 9,4% (il corrispettivo di 376 targhe, 39 in meno rispetto al 2021).

La Provincia di Caserta mostra una crescita del 300% nelle nuove immatricolazioni di autobus, dato tuttavia fuorviante perché corrisponde a sole 4 nuove targhe nel 2022 (nel 2021 era stato immatricolato un solo nuovo mezzo).

Alimentazione: quote significative per elettrico e ibrido a Caserta, ma il gasolio rimane preponderante

Per quanto concerne l’alimentazione, nel 2022 la situazione nazionale del parco circolante per il settore del trasporto merci rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una lieve crescita dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido (1,4% del 2022 rispetto a 1,3% del 2021), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%). La Campania vede l’elettrico a quota 0,1% e l’ibrido allo 0,3%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (90,7% del parco).

Le quote del territorio casertano sono in linea con i dati regionali: il 93,1% dei mezzi è alimentato a gasolio mentre il 4,1% a benzina. Si affaccia in Provincia l’opzione di alimentazione ibrida ed elettrica, complessivamente con lo 0,5% degli autocarri circolanti.

Anche il panorama relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%). Per le fonti alternative, la Campania presenta un panorama invariato rispetto al 2021: l’elettrico segna sempre lo 0,2% e l’ibrido è ancora a quota zero. Il gasolio tocca il 96% e il metano sfiora il 3%. Podio condiviso con Napoli per Caserta per la più alta percentuale di mezzi elettrici, nonostante si attesti ad un timido 0,3% del parco circolante. Ancora quasi la totalità dei mezzi è alimentata a gasolio (97,8%) e un autobus su 100 è a benzina, corrispondente al dato più elevato nel confronto tra province campane.

Categoria Euro: autobus inquinanti nella Provincia di Caserta, 1 su 3 è Euro 0

Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 ed Euro 6 che insieme raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciononostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%.

La situazione in Campania è più delicata in quanto il parco è composto per la maggior parte da Euro 0 che, da soli, superano il 24%. In generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 toccano il 44,5%. La percentuale si dimezza considerando le classi meno inquinanti che toccano il 23,6%.

In Provincia di Caserta due autocarri su 10 sono Euro 5 o Euro 6, ma la percentuale maggiore del parco circolante si registra ancora nelle categorie maggiormente inquinanti (45,6% per Euro 0, 1 e 2).

In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi la metà del parco, raggiungendo il 48%. Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco.

Ben sopra la media nazionale, in Campania gli Euro 0 rappresentano un quarto del parco, mentre gli Euro 5 ed Euro 6 crescono e superano il 32%.

Il territorio di Caserta mostra lo scenario più critico in regione con la percentuale più elevata di mezzi Euro 0 (31,5%); contemporaneamente qui si trova il minor numero di autobus Euro 5 o 6 (13,1%) con dati nettamente inferiori alla media della Campania.

 Anzianità: 1 mezzo pesante su 2 ha oltre 20 anni nella Provincia di Caserta

Nell’analisi per fasce di anzianità, il parco circolante di autocarri per il trasporto merci in Italia nel 2022 risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante). Anche in Campania la fascia d’età è quella dei 20-30 anni (21,6%). Coerentemente, le percentuali per le categorie più giovani si abbassano: un mezzo su 5 ha al massimo 10 anni e solo l’1,8% ha un anno. Per quanto riguarda la Provincia di Caserta i dati sono perfettamente in linea con le medie regionali: un autocarro su due ha oltre 20 anni (49,1%) mentre solo 1 su 10 è un mezzo giovane, entro i 5 anni (9,4%).

La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022 raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%). In Campania la fascia di oltre 20 anni supera il 44% e i mezzi giovani (massimo 5 anni) coprono il 21,4%. Nella Provincia di Caserta si registra la quota più bassa di mezzi giovani sotto i 5 anni (5,2%) e la categoria preponderante è quella compresa tra i 20 e i 30 anni (33,4%). Gli autobus qui sono i più anziani della Regione e quelli di oltre 20 anni corrispondono al 62% del parco circolante in Provincia.

[1] Fonte: Elaborazione Econometrica su dati ACI