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Ovunque si guardi, ormai sembra che il calcio femminile stia finalmente guadagnando l’apprezzamento dei tifosi, degli appassionati e quindi anche degli sponsor. Mentre a inizio millennio l’unico sport femminile a dominare la scena televisiva anche al di fuori delle olimpiadi era il tennis, con le campionesse della WTA (come Martina Navratilova, Stefi Graf o Gabriela Sabatini), ora le cose sono cambiate.
Oggi, il calcio femminile accoglie una nuova ondata di ragazze, una generazione che cerca dei modelli da imitare, dei talenti in cui immedesimarsi. Tra le città più avanti in questo settore c’è la tedesca Stoccarda. Scopriamo insieme cosa sta succedendo.
Calcio femminile: una novità o un ritorno al passato?
Strano ma vero: è un ritorno al passato! I primi incontri ufficiali del calcio femminile risalgono infatti a oltre un secolo fa: correva l’anno 1895 quando furono fondate le prime squadre in Regno Unito. Purtroppo, però, dopo la prima guerra mondiale, arrivò anche il divieto della federazione inglese, che interruppe gli incontri per oltre 25 anni!
Come mai? La ragione ufficiale fu l’inadeguatezza del fisico femminile, ovviamente una scusa per nascondere l’intenzione di reprimere i movimenti delle suffragette che cercavano una maggior indipendenza delle donne nella società, i primi passi del femminismo e della giusta ricerca di parità.
Finalmente, molte squadre importanti si stanno adeguando, completando le rose maschili con altrettanti spazi al femminile. Tra queste, squadre come la Juventus e appunto Stoccarda.
Il messaggio sportivo per le ragazze di oggi e domani
Come in molti altri ambiti, anche nello sport e nel calcio la strada è stata chiusa per decenni alle ragazze di talento. Infatti, per appassionarsi e dedicarsi a uno sport servono degli esempi da imitare, dei talenti sotto gli occhi, delle eccellenze incoraggianti. Ogni adolescente immagina di eguagliare, se non superare i campioni che vede allo stadio, fino a raggiungere i massimi palcoscenici mondiali.
I numeri del calcio femminile sono in costante crescita a due cifre, un incremento che sembra destinato a proseguire per il resto del decennio. Un aspetto interessante è anche l’esempio di crescita sana, fisicamente e mentalmente, che si propone alle adolescenti. Niente più modelle dalle taglie risicate, niente più bellezze algide, ma esempi di campionesse in forma e vincenti. Niente più problemi con l’immagine di sé e il fattore peso, ma una forma naturale più completa, grazie a uno sport da vivere giorno per giorno.
Gli incontri femminili un giorno rivali di Bundesliga e Serie A?
La domanda è lecita, ma forse non è questo il punto. Gli esperti (e le esperte) sostengono infatti che il calcio femminile sia uno sport totalmente diverso dal calcio maschile. Gli aspetti che fanno la differenza sono diversi, meno enfasi sulla resilienza fisica e più sul controllo diretto e sugli aggiustamenti tattici. È anche un ambiente più adatto alle famiglie, con una recente crescita del tifo organizzato che non raggiunge le folle e non si ispira agli scontri degli ultras delle curve più calde. Meno aggressività sugli spalti crea i presupposti per una maggiore partecipazione di bambini e bambine.
Un ambiente ideale per godere di un piacevole evento sportivo, più che coltivare l’odio e l’opposizione verso i rivali, è questa la nicchia che il calcio femminile si è ritagliato, con stadi che si riempiono sempre più di appassionati e appassionate, incontri ricchi di spettacolo che richiamano sport e contratti televisivi. Tutti i presupposti per una crescita del professionismo a livello globale.
Come si evolve il calcio femminile in Europa?
Torniamo alla patria del calcio, l’Inghilterra. La WSL (Women’s Super League) è il corrispettivo della Serie A femminile ed è in rapida crescita. Ogni club che partecipa alla Premier League maschile ha aperto un corrispettivo club femminile e molti si spendono in eventi promozionali che danno maggiore visibilità ai club di recente formazione.
Uno dei momenti più attesi è il lancio di un nuovo kit, in cui un calciatore e una calciatrice dello stesso club partecipano ai servizi fotografici e video, volti ormai riconoscibili. Il fattore curiosità viene sfruttato per diffondere la cultura inclusiva e far crescere gli eventi negli stadi di tutta Europa, anche con maggiore accesso alle trasmissioni TV.
Molte delle partite dei club maschili infatti sono protette da diritti e si vedono solo a fronte di un pagamento o sul satellitare, le partite femminili sono invece solitamente gratuite e si vedono in chiaro. Sono quindi più accessibili anche agli osservatori occasionali, che potranno diventare tifosi.
Dove ci porta il futuro del calcio femminile?
Al contrario di quanto avvenuto oltre un secolo fa, il calcio femminile non è certo destinato a uscire di scena, anzi! La portata commerciale e l’appiglio sulle famiglie e sulle nuove generazioni sono dei notevoli punti di forza, insieme allo sviluppo tecnico che ha regalato momenti mozzafiato. Lo sport cresce e ci saranno sempre più programmi, interviste, riconoscimenti e persino reality sui nuovi talenti, come già successo in ambito maschile. A quel punto, il calcio femminile non avrà più nulla da invidiare allo sport maschile, con una identità propria e indipendente, in Italia come in tutto il mondo.
Alcuni pensieri conclusivi
In un’epoca in cui sempre più adulti e giovani sembrano incollati agli schermi dei telefonini, veder crescere uno sport sano all’aria aperta è davvero un piacere. Senza nulla togliere ai social, alle piattaforme di contenuti e ai migliori casinò online, la bellezza dello sport al femminile ispira un sano divertimento, dando fiducia e creando i presupposti per nuove generazioni di spiriti sportivi.
