De Luca alza i toni: “La Campania non è terra di scambio. I ciucci non governeranno”

De Luca alza i toni: “La Campania non è terra di scambio. I ciucci non governeranno”

NAPOLI – Vincenzo De Luca torna all’attacco. E lo fa con la consueta schiettezza, scegliendo un contesto solenne come la cerimonia del Giuramento di Ippocrate alla Città della Scienza per inviare un messaggio politico chiaro al cosiddetto “campo largo”: nessuna spartizione dall’alto, nessuna resa ai compromessi romani.

«C’è chi, da Roma, immagina di spartirsi le candidature come se Napoli e la Campania fossero pezzi di un puzzle da distribuire tra amici di partito. Una a me, una a te. Ma la Campania non è in vendita. Non lo è stata e non lo sarà mai, per nessuna forza politica», ha tuonato il presidente della Regione Campania.

De Luca, senza fare nomi ma con riferimenti inequivocabili, ha criticato duramente le manovre pre-elettorali in vista delle Regionali 2025, ribadendo la centralità del lavoro svolto in questi anni, in particolare sul fronte della sanità: «Abbiamo ricostruito un sistema sanitario che era distrutto, restituendo dignità e organizzazione. Tornare nella palude di prima sarebbe un delitto. E io non lo permetterò».

Poi l’affondo, in stile tutto “deluchiano”: «Ci sono in giro autentici analfabeti che vorrebbero dirigere la Regione. Io rispetto il proletariato, ma i ciucci non possono governare la Campania. Non siamo tutti uguali».

Infine, l’avvertimento a chi pensa che il suo ciclo politico sia al tramonto: «Nelle prossime settimane vedrete un po’ di parapiglia, ma io non mollo. Mi dovranno ammazzare prima di vedere questa Regione ripiombare nel disastro da cui l’abbiamo tirata fuori».

Una presa di posizione forte che riaccende il dibattito interno al centrosinistra e conferma l’intenzione del governatore di restare protagonista anche nel prossimo scenario elettorale.