di Felice Sorrentino
Questo non è l’ennesimo articolo. Si è scritto già abbastanza. Purtroppo. Questo è un messaggio di vicinanza alla famiglia e un appello a tutti (me compreso) a non sprecare il tempo che abbiamo a disposizione per amare i nostri cari…
Cosa può spiegare la prematura dipartita di una piccola anima innocente?
Chi ha fede si rifugia con tutte le sue forze in un disegno divino che però strappa in due, come un foglio di carta qualsiasi, il cuore di un’intera famiglia già straziata dalla perdita del giovane papà del piccolo Andrea.
Cosa ripaga di tanto dolore, tutto insieme?
Cosa resta, oltre al dolore, per chi rimane qui?! In questo modo dove si fa sempre più fatica a distinguere il giusto dall’ingiusto. Dove i cattivi vivono una lunga vita, sprecando il tempo a far del male, e chi invece l’ha appena iniziata, deve interrompere il suo cammino lasciando un vuoto incolmabile dietro di se.
Pregare per la famiglia.
Cosa vuol dire pregare?
In fondo pregare può anche solo voler dire “pensate a loro”. Concentrare il pensiero su ciò che è accaduto. Immedesimarsi. Fare dell’esperienza altrui un insegnamento per noi.
Non lesiniamo parole dolci, carezze, attenzioni. Non rincorriamo futili obbiettivi ma godiamoci e ricaviamo maggior tempo possibile per i nostri cari.
La vita è un’incognita. Il vero mistero della fede “pagana” dei nostri tempi digitali.
Non possiamo sapere ciò che ci riserva il futuro. Neanche il prossimo minuto. Tutto è labile. Incalcolabile.
Un abbraccio sentito da tutta la redazione alla famiglia di Andrea. Con tutto il cuore…