“L’inchiesta che ha portato al rinvio a giudizio, tra gli altri, del consigliere regionale FI Armando Cesaro, della sua collega di partito Flora Beneduce, del papà senatore e dei suoi due zii già detenuti per altre vicende, al di là delle responsabilità che saranno chiarite in sede di giudizio, rimanda ancora una volta a un sistema di becera politica e scambi di favori che stenta a tramontare. Uno scenario, quello ricostruito e descritto dai magistrati, nel quale appare assodato che l’unica maniera per racimolare preferenze elettorali resta quella dei favori e di promesse di qualunque genere. Nulla che abbia a che vedere con l’interesse della collettività e il bene comune”. Così il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello.
“Purtroppo – sottolinea Saiello – ancora oggi siamo costretti a constatare che esistono molti territori simili a veri e propri feudi, nei quali la scalata politica la si compie riempiendo il cesto dei favori con posti di lavoro, commesse pubbliche, appalti, denaro, finanche abbonamenti in palestra. E’ contro il rovesciamento di questo sistema che è nato e cresce il Movimento 5 Stelle, perché per fortuna il numero dei cittadini onesti e di quanti sono pronti a battersi per migliorare la qualità della vita di tutti resta considerevolmente maggiore rispetto a quello che compone le cricche di spregiudicati affaristi che, con il loro esercito di faccendieri, spaccia per politica la brama di potere e di arricchimento”.