Un lodevole esempio di festa popolare, schietta testimonianza dei valori di un territorio: la “FESTA DELLA NOCCIOLA”, a cura della Pro Loco Baiano.

Un lodevole  esempio di festa popolare, schietta testimonianza dei valori di un territorio: la “FESTA DELLA NOCCIOLA”, a cura della Pro Loco Baiano.

Un lodevole  esempio di festa popolare, schietta testimonianza dei valori di un territorio: la “FESTA DELLA NOCCIOLA”, a cura della Pro Loco Baiano.Domenica sera, negli stupendi spazi verdi della villa comunale di Baiano e nell’ampia piazza adiacente,  si è conclusa la XXIXesima edizione della “Festa della Nocciola”, una celebrazione dell’anima del territorio a cura della Pro Loco, l’associazione che dal 1980, anno di fondazione, si distingue per l’attaccamento alla comunità e per l’impegno nella sua valorizzazione. Il successo di pubblico è andato oltre ogni più ottimistica previsione: migliaia di ospiti hanno partecipato in un’atmosfera straordinariamente viva, curata nei minimi particolari, arricchita da installazioni creative ed originali, da luci colorate, balle di paglia come sedili, fantocci abbigliati con vecchi vestiti da contadini, con cappellacci di paglia, tipo spaventapasseri, e soprattutto da una apprezzata colonna sonora di musica popolare eseguita da quotati gruppi musicali che si sono alternati sui due palchi. Uno spettacolo nello spettacolo. Il piacere provato dagli ospiti è emerso con chiarezza, mentre vagavano tra i viali nel verde della villa con espressione mista tra curiosità, soddisfazione  e allegria, oppure mentre si soffermavano affascinati ad ascoltare musica o meglio intorno alla pista da ballo dove si esibivano mediamente una trentina di coppie, tra abilissimi ballerini e dilettanti alla buona, ma tutti animati da una fervida e commovente passione per la danza popolare. Senza contare la gioia dei bambini nel parco giochi animatissimo per tutto il tempo e la forza attrattiva nei confronti delle signore esercitato dagli stand disseminati lungo il percorso che esponevano originalissimi e variopinti  manufatti. Tutti spensierati e felici momenti nel mentre si aspettava  il turno per sedersi a uno dei numerosissimi tavoli per gustare l’ottimo menù. L’8, 9, e 10 settembre è andata in scena, dunque,  una rappresentazione del “genius loci”, ovvero il carattere di un luogo, con le sue caratteristiche storiche – culturali, materiali o immateriali, che hanno impressionato positivamente le migliaia e migliaia di ospiti che hanno partecipato. La festa si è caratterizzata come un viaggio affascinante alla scoperta della identità territoriale, che pone a centro dell’attenzione la Nocciola, la NUX ABELLANA, già famosa da duemila anni e citata da Virgilio. Ne costituisce testimonianza la presenza nei vari stand dell’eccellenza dell’imprenditoria territoriale nella lavorazione del nocciolo e dei suoi prodotti: Sodano, Noccioro, Palmieri, Moera.   Dai commenti entusiasti dei visitatori si deduce che non possiamo ridurre la manifestazione a una semplice “sagra” per consumare piatti o prodotti tipici. Essi hanno percepito il significato profondo di questa Festa: una testimonianza di una comunità coesa e con la consapevolezza della propria identità. L’impegno generoso di oltre cento volontari costituisce la forza ed il merito principale della Pro Loco:  una entusiastica mobilitazione popolare intorno al progetto, una esemplare capacità di fare squadra per affrontare insieme le difficoltà organizzative, a prescindere dal ruolo sociale. Un modo fortemente aggregativo, che unisce oltre ogni aspettativa la comunità. Ciascuno sente di essere protagonista, orgoglioso di partecipare offrendo braccia per lavorare e le proprie competenze, dai semplici e preziosi artigiani per gli impegnativi montaggi di strutture o per gli impianti elettrici, ai professionisti che si occupano di complesse procedure autorizzative, dalle signore “casalinghe” che vivono il loro momento di gloria nella preparazione dei piatti, alla schiera di giovani e giovanissimi che, in servizio di assistenza degli ospiti nelle serate della festa, contribuiscono con il loro contagioso entusiasmo a creare un clima di allegra convivialità. Una comunità solidale emerge da queste serate, con una ricaduta positiva sul benessere sociale. Si rafforzano amicizie, si approfondisce la conoscenza reciproca, si diventa tolleranti nei confronti del prossimo. Una scuola di vita per chi partecipa e per chi, dall’esterno, ne percepisce il valore. I giovani imparano che la cooperazione è un valore positivo per conseguire ogni obiettivo. Il coinvolgimento di tutti riduce a zero o quasi l’emarginazione, una piaga sociale che danneggia le società, soprattutto nelle periferie. Aver incluso i giovanissimi è stata la felice novità di questa edizione. Vederli all’opera è stato uno spettacolo a parte. Hanno interpretato al meglio la “responsabilità” del rapporto con gli ospiti; veloci,  efficienti e scrupolosi  hanno sostenuto il servizio di sparecchiare e smaltire con criteri da differenziata le numerose decine di tavoli con le migliaia portate servite. Non c’era bisogno di attirare la loro attenzione: dalla confusione che affollava gli spazi si “materializzavano” con garbo per il loro compito e, sorriso sulle labbra, prelevavano i piatti e residui dopo aver chiesto: “Tutto bene. E’ piaciuta la pasta o le polpette”? L’esordio di Mariella Del Basso, eletta da poco presidente della Pro Loco in sostituzione dell’infaticabile Felice D’Anna, è stato più che positivo. La ripresa della tradizionale festa dopo tre anni di interruzione per il Covid aveva procurato preoccupazioni che però sono svanite fin dalla prima serata. Non è mancato il momento culturale. Saverio Bellofatto, apprezzato animatore di cultura artistica e ambientale e presidente dell’associazione “La Piccola Cometa” dedicata ad Alessia, ha organizzato nello scenario del teatro Colosseo, una serie di eventi che hanno suscitato notevole interesse del pubblico. Festa dei libri e dei fumetti itinerante, la Libreria della solidarietà.

Mostra di sculture in Cartapesta degli artisti Cettina Prezioso, Anna e Antonio Napolitano, Felice Canfora, Andrea Raiola.

Il metodo GREENOPOLI, presentazione e dibattito con i ragazzi e le  associazione del territorio, a cura del prof. Giovanni De Feo. Acqua, clima, biodiversità, riciclo, rinnovabili, per salvare il futuro ambientale.

Mostra di manifesti originali del cinema e l’Opera di Fernando Masi: “Omaggio al Cinema italiano: Totò e Pasolini”.

E’ stata scritta una bella pagina di storia locale. Arrivederci al prossimo anno.

Antonio Vecchione

 

Un lodevole  esempio di festa popolare, schietta testimonianza dei valori di un territorio: la “FESTA DELLA NOCCIOLA”, a cura della Pro Loco Baiano. Un lodevole  esempio di festa popolare, schietta testimonianza dei valori di un territorio: la “FESTA DELLA NOCCIOLA”, a cura della Pro Loco Baiano. Un lodevole  esempio di festa popolare, schietta testimonianza dei valori di un territorio: la “FESTA DELLA NOCCIOLA”, a cura della Pro Loco Baiano. Un lodevole  esempio di festa popolare, schietta testimonianza dei valori di un territorio: la “FESTA DELLA NOCCIOLA”, a cura della Pro Loco Baiano. Un lodevole  esempio di festa popolare, schietta testimonianza dei valori di un territorio: la “FESTA DELLA NOCCIOLA”, a cura della Pro Loco Baiano. Un lodevole  esempio di festa popolare, schietta testimonianza dei valori di un territorio: la “FESTA DELLA NOCCIOLA”, a cura della Pro Loco Baiano. Un lodevole  esempio di festa popolare, schietta testimonianza dei valori di un territorio: la “FESTA DELLA NOCCIOLA”, a cura della Pro Loco Baiano. Un lodevole  esempio di festa popolare, schietta testimonianza dei valori di un territorio: la “FESTA DELLA NOCCIOLA”, a cura della Pro Loco Baiano. Un lodevole  esempio di festa popolare, schietta testimonianza dei valori di un territorio: la “FESTA DELLA NOCCIOLA”, a cura della Pro Loco Baiano.