Prima Categoria, i tifosi del Sirignano aggrediscono i dirigenti del Centro Storico Avellino

Prima Categoria, i tifosi del Sirignano aggrediscono i dirigenti del Centro Storico Avellino

Ieri, al comunale di Sirignano, si è svolta la partita di calcio tra la locale squadra del Mandamento e il Centro Storico Avellino. Match vinto dagli avellinesi per 2 a 1, in rimonta allo scadere. Quando è stata siglata la rete della vittoria mancavano, infatti, appena due minuti al fischio finale. Eppure, stando a quanto riportato sull’account Facebook del Centro Storico Avellino, la partita (valevole per la 20esima giornata del Girone E di Prima Categoria) passerà alla storia non tanto per il risultato, bensì per l’aggressione subita dai dirigenti avellinesi da parte dei tifosi della squadra di casa. «Hanno avuto accesso alla zona antistante gli spogliatoi con una facilità disarmante: il cancello di separazione tra campo e spalti era privo perfino di un lucchetto di chiusura. La nostra – scrivono i vertici della società Centro Storico Avellino –  è una condanna doverosa e secca, perché quanto accaduto fa male al calcio e a chi, quotidianamente, profonde passione, impegno e sacrificio per portare avanti questo sport. Dispiace prendere atto del fatto che, nel 2016, si verifichino ancora situazioni del genere che, per di più, sono aggravate dalla completa assenza di motivazioni, anche futili, e perfino di qualsivoglia provocazione da parte della nostra società, della squadra e dei tesserati: di certo l’esistenza non ne sarebbe stata giustificativa, ma la completa assenza è, senza dubbio, un aggravante. Dispiace – prosegue il comunicato – perché dobbiamo anche constatare la recidività di determinati comportamenti da parte di frange violente di sostenitori, che non riescono ad essere arginati proprio perché, forse per irresponsabile superficialità, forse per inconsapevolezza della sua reale gravità, non si affronta il problema. Siamo nel 2016…siamo delusi ed amareggiati perché oggi a Sirignano ha perso il calcio. Questi idioti rischiano soltanto di rendere vani tutti gli sforzi delle società; ci sentiamo di dire loro solo una parola: VERGOGNA!»