LA PAROLA DELLA DOMENICA. ‘’Seminiamo la gioia di Cristo!’’

LA PAROLA DELLA DOMENICA. ‘’Seminiamo la gioia di Cristo!’’

SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA  – ANNO A –
Dal Vangelo secondo Matteo 17,1-9
Tutta la vita di Gesù è stata un cammino verso Gerusalemme, dove lo aspettava la croce. Anche la nostra vita rassomiglia alla vita di Gesù: anche noi siamo in cammino verso Gerusalemme, lì dove ci attende la croce.
Molti, davanti a questo fatto si bloccano, altri cadono nel pessimismo, nella paura e pur di non pensarci, si abbandonano alla banalità. Il Signore, nel Vangelo di questa domenica, vuole aiutarci a uscirne vincitori.
Nel Vangelo contempliamo Gesù che chiama con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, e li porta nella solitudine di un monte. Davanti a loro, improvvisamente, si trasfigura cioè, apre la corteccia della povertà dell’esistenza umana che sta conducendo  per permettere alla Sua divinità di sprigionarsi. Gesù vuole, in questo modo, mostrare ciò che noi siamo oggi e ciò che saremo nel futuro eterno.
Egli, in questo modo, vuole colmare di fiducia e di sicurezza il cuore degli apostoli, e quindi anche i nostri cuori, nel cammino verso il ‘’mondo futuro’’. Questo sarà un mondo pieno di luce e di pace la cui bellezza neppure lontanamente possiamo immaginare. Gli apostoli, infatti, videro questo sublime splendore e rimasero a dir poco incantati. Ecco perché Pietro esclama e dice: ‘’Signore, è bello per noi restare qui: se vuoi farò qui tre tende’’.
Ma durante la visione sul monte, gli apostoli sentirono una voce che diceva: ‘’Questi è il figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo!’’ Ascoltare vuol dire accogliere Dio e lasciargli il timone della nostra vita. Il discepolo di Cristo, dunque, è chiamato a scendere dal monte, a percorrere le vie del mondo seminando la vera pace e la vera gioia che nascono dall’incontro con Lui : la gioia del bene compiuto; la gioia che si prova facendo sorridere un ammalato; la gioia che si prova asciugando una lacrima; la gioia della mano tesa per soccorrere un povero.
Auguri a tutti di pace. Buona domenica.

Don Giuseppe Parisi