Audizione Fondazione Maugeri in Commissione Trasparenza questa mattina presso la Regione Campania, presieduta dall’on. Giulia Abbate.

Audizione Fondazione Maugeri in Commissione Trasparenza questa mattina presso la Regione Campania, presieduta dallon. Giulia Abbate.

Si è tenuta questa mattina presso la COMMISSIONE SPECIALE 1 per la trasparenza, per il controllo delle attività della Regione Campania e degli enti collegati e dell’utilizzo di tutti i fondi, l’audizione dei vertici della Fondazione Maugeri. La presidente Giulia Abbate (Pd) ha voluto questo secondo incontro, che segue alla riunione del 15 luglio scorso con le parti sindacali, per chiedere chiarimenti in merito all’annunciata disdetta unilaterale dei contratti equiparati ai dipendenti pubblici a favore di contratti della sanità privata “Aiop”.

 

Erano presenti il vicepresidente (con funzioni di presidente) Luigi Migliavacca, il direttore generale Alberto De Matteis e il direttore della sede di Telese Terme Franco Rengo. Ha partecipato ai lavori anche il direttore generale dell’Asl di Benevento Michele Rossi. La consigliera Abbate ha voluto anche la presenza di una rappresentanza del territorio, convocando il sindaco di Telese Pasquale Carofano, accompagnato dal delegato alle politiche sociali Gianluca Serafini.

 

La presidente Abbate in apertura ha stigmatizzato ancora una volta l’assenza della struttura commissariale regionale al tavolo. Ha poi formulato ai vertici di Maugeri la richiesta di chiarimento sulla disdetta, chiedendo lumi sulle eccezioni sollevate dai sindacati in merito alla legittimità dell’atto e al rispetto della convenzione in essere con la Regione.

 

Migliavacca ha fatto presente che le sorti del centro di Telese sono legate a quelle degli alti sette centri presenti sul territorio nazionale. Ha riconosciuto che le sofferenze degli ultimi tempi in Lombardia hanno impresso un’accelerazione ai problemi di bilancio, acutizzati dai molti contenziosi aperti e a ricavi non corrisposti. “La Fondazione – ha precisato – non ha fini di lucro e l’unico scopo che abbiamo è garantire la continuità del servizio, agendo sull’unica leva che ci resta, i costi”.

 

De Matteis ha dipinto un quadro a tinte fosche, con un peggioramento dei conti già sul 2014, favorito dai tagli in Lombardia, in Piemonte e dal Ministero. La Fondazione ha problemi di liquidità di cassa, assorbiti dai pagamenti per oneri del passato. In merito alla disdetta ha spiegato: “Non esiste un tavolo sindacale nazionale unitario, per cui è difficile affrontare il problema in blocco. Con questa scelta abbiamo voluto spingere ad uno spazio di confronto in cui si guardi la situazione nel complesso. Pertanto, con la trattativa in vigore il provvedimento è sospeso. Il prossimo incontro è fissato per il 15 settembre. Abbiamo l’obiettivo di evitare che il bilancio della Fondazione vada in negativo, che significherebbe la sua stessa fine. L’alternativa è un commissario liquidatore che venderà e licenzierà. Noi invece vogliamo trovare una soluzione per mantenere i livelli occupazionali. Ai sindacati diciamo di non avere una posizione pregiudiziale verso i contratti Aiop, che sono applicati in istituti di primissimo livello. Prevediamo sacrifici, ma proprio per salvare i posti di lavoro”.

 

Rossi, oltre a spingere per la ricerca di tutte le soluzioni pur di salvare un’eccellenza del Sannio e della Campania, ha evidenziato l’atteggiamento incomprensibile della Regione sulla pubblicazione della convenzione 2014-15. Un documento attualmente in vigore, ma ancora non reso disponibile sul Burc. La motivazione è un contenzioso in corso, ma che non giustificherebbe una scelta simile. “Ringrazio l’onorevole Abbate – ha precisato Rossi – che ha consentito di tenere questo tavolo con grande serenità. Un passo avanti nella risoluzione del problema”.

 

A tal proposito i presenti hanno fatto appello alla presidente Abbate affinché chieda chiarimenti alla Regione.

 

Il sindaco Carofano ha espresso a sua volta preoccupazione per i livelli occupazionali di un’azienda che, oltre a garantire servizi sanitari di qualità nel Sannio, ha un forte impatto sull’economia del territorio.

 

“I lavoratori – ha concluso la presidente Abbate – sono preoccupati perché vedono in giro trattative selvagge nel settore sanitario. C’è chi teme un dumping contrattuale per tagliare gli stipendi. La Commissione Trasparenza continuerà a vigilare e a monitorare l’attività commissariale regionale. Sarà mio impegno chiedere subito la pubblicazione degli atti e della convenzione”.