NOLA. Massimo Scala si dimette dalla carica di consigliere della Fondazione Festa dei Gigli” Motivazioni esterne e pressioni sul Cda alla base della mia decisione”

NOLA. Massimo Scala si dimette dalla carica di consigliere della Fondazione Festa dei Gigli” Motivazioni esterne e pressioni sul Cda alla base della mia decisione”

Il consigliere della Fondazione Festa dei Gigli, Massimo Scala, ha rassegnato le proprie dimissioni dal suo incarico. Una decisione presa non senza un “misto di tristezza e gratitudine”, in ragione di motivazioni di carattere personale a cui si aggiungono  “squilibri” che Scala attribuisce a cause “esterne” e che hanno influito in maniera determinante sulla decisione finale.

“È con un misto di tristezza e gratitudine che prendo questa decisione – afferma Massimo Scala – .Durante il mio tempo come membro della Fondazione, ho avuto l’opportunità di partecipare a esperienze uniche, lavorando a stretto contatto con persone straordinarie che condividono la passione per la preservazione e la celebrazione della tradizione dei Gigli. Questa scelta è principalmente motivata da ragioni personali, ma vorrei sottolineare che si sono anche verificati alcuni “squilibri” che hanno contribuito a questa decisione”. Sul punto lo stesso Scala esplicita in maniera più chiara il suo pensiero sulle pressioni esterne subite dal Consiglio di amministrazione della Fondazione Festa dei Gigli

“ Purtroppo, sembra che vi sia stata una certa instabilità nel funzionamento del Consiglio di Amministrazione, con la continua “pressione esterna” e mi fermerei qui. Questa situazione crea un clima poco propizio per il lavoro armonioso e può compromettere i risultati che la Fondazione si prefigge di raggiungere.. Spero che le mie dimissioni possano contribuire a una riflessione sull’importanza di mantenere una stabilità e un equilibrio all’interno del Consiglio di Amministrazione. Mi auguro – conclude Scala – che in futuro vengano adottate misure per garantire una gestione più efficace e coerente, nell’interesse di tutti i membri e dell’intera Fondazione”.