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NAPOLI – Una violenta esplosione ha scosso il quartiere di Secondigliano nella notte tra sabato 21 e domenica 22 giugno. Intorno alle ore 2, un ordigno esplosivo è deflagrato davanti alla sede di un noto panificio situato sul corso Secondigliano, distruggendolo completamente e provocando danni ingenti anche agli edifici circostanti. Nessun ferito, ma grande paura tra i residenti, molti dei quali sono stati svegliati di soprassalto dal fragore della detonazione.
Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, l’ordigno era nascosto in un bidone, posizionato all’esterno del locale. Sul posto sono immediatamente intervenuti i Carabinieri e i Vigili del Fuoco, che hanno spento le fiamme e avviato le prime operazioni di messa in sicurezza dell’area.
Sull’episodio, giudicato “inquietante”, è intervenuto anche il deputato Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi e Sinistra), che ha annunciato la presentazione di una interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno.
“Ci troviamo di fronte a un episodio criminale che richiama il modus operandi tipico della camorra – ha dichiarato Borrelli – Far esplodere una bomba in una strada trafficata come il corso Secondigliano, dove di notte ci sono ancora persone in giro, è un gesto che dimostra totale disprezzo per la vita umana.”
Il parlamentare ha inoltre lanciato un allarme sulle carenze strutturali delle forze dell’ordine in città:
“La chiusura di caserme e la mancanza di agenti rischiano di riaprire la stagione delle bombe. Lo Stato non può permettersi arretramenti nei quartieri più esposti al rischio criminalità.”
Le indagini sono attualmente in corso da parte delle forze dell’ordine, che non escludono alcuna pista, ma tra le ipotesi principali c’è quella dell’intimidazione da parte della criminalità organizzata nei confronti del titolare dell’attività.
Il panificio colpito era un punto di riferimento della zona, molto frequentato anche nelle ore notturne. La comunità è scossa e ora chiede più presenza dello Stato per garantire sicurezza e legalità.
Secondigliano torna così al centro dell’attenzione nazionale, mentre cresce la preoccupazione per una possibile nuova escalation di violenza. Le prossime ore potrebbero essere decisive per individuare movente e responsabili di un gesto che riporta alla memoria le ferite ancora aperte di una città che lotta per rimanere viva e sicura.
