Lectio magistralis dell’On. Raffaele Cananzi, ai ragazzi delle classi terze di Baiano e Sperone.

Lectio magistralis dell’On. Raffaele Cananzi, ai ragazzi delle classi terze di Baiano e Sperone.

“L’Art.19 della  Costituzione italiana riconosce la libertà di religione, intesa come diritto di professare liberamente la propria  fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata.” Con questo chiaro, esplicito e fondamentale principio, il Dirigente  Scolastico dell’IC Giovanni XXIII,  prof. Felice Colucci,  ha  aperto la conferenza tenutasi il 10 Aprile nell’auditorium della scuola secondaria di I grado di Baiano. L’incontro dal titolo “Libertà e tolleranza religiosa per uno stato moderno, democratico, pluralista e laico” rientra nel progetto Cittadinanza e Costituzione che ha lo scopo di fornire un contributo all’opera di conoscenza dei principi fondamentali della nostra Costituzione. Tale progetto nasce dalla collaborazione fra l’AREC Campania (associazione di ex Consiglieri regionali ed ex Parlamentari della Repubblica) e l’Ufficio Scolastico Regionale della Campania. Alla conferenza è intervenuto l’Onorevole Raffaele Cananzi, già presidente nazionale dell’Azione Cattolica che ha tenuto una Lectio Magistralis ai ragazzi delle classi terze di Baiano e Sperone sul tema sempre attuale della libertà e della  tolleranza religiosa. Il delicato tema è stato l’inizio del confronto tra l’Onorevole Cananzi e i ragazzi ed è stata l’occasione per discutere della facoltà di professare liberamente la propria fede religiosa, di mutarla o di non professarne alcuna  e della la facoltà di propagandare liberamente le proprie opinioni in materia religiosa. In particolare il relatore si è soffermato sul concetto universale di pace che la presenza di tante religioni dovrebbe rafforzare. Ha sottolineato l’invito che nel 1986 Papa Giovanni Paolo II rivolse ai rappresentanti di grandi e piccole religioni come Ebraismo, il Cristianesimo, l’ Islam, l’ Induismo, il  Buddhismo, di incontrarsi e concorrere mediante la preghiera alla Pace nel Mondo, contribuendo in tal modo al dialogo interreligioso che ha come assunto di base proprio la libertà di fede. Purtroppo, la storia ci ha insegnato che si sono verificati tanti atti negatori di tale libertà: a partire dalle persecuzioni romane, quelle ottomane con i martiri d’Otranto, ma anche le Crociate, l’Unione sovietica con la propaganda sull’ateismo, il nazismo con l’abominio degli ebrei, il fascismo, Giordano Bruno, condannato come  eretico dalla Chiesa e tanti altri eventi che ci conducono fino ai nostri giorni con il fondamentalismo religioso islamico, fonfato convinzione che una società di buoni musulmani può essere realizzata solo attraverso uno Stato che incarni una concezione del mondo di tipo islamico.  Gli islamisti attribuiscono infatti allo Stato non autenticamente islamico la causa prima delle deviazioni della comunità.  Come tutte le grandi religioni, anche l’Islam  si è via via suddiviso in una molteplicità di correnti, sette e scuole religiose. La principale  differenziazione è oggi quella tra sunniti e sciiti. In entrambi i casi comunque la religione è presa a pretesto per motivi politici ed economici. In realtà non c’è uno scontro di religioni ma uno scontro di visioni politiche/religiose dello Stato.  Noi  abbiamo la fortuna di vivere in uno stato laico nel quale i diritti fondamentali sono inseriti nella Carta Costituzionale. Strettamente collegato al concetto di libertà religiosa  è quello della tolleranza , inteso come accettazione dell’altro, dei suoi pensieri  e delle sue idee. In campo religioso il nostro è uno stato tollerante. Pur  riconoscendo come religione di stato quella cattolica,sono tollerate tutte le altre religioni. Purtroppo   questo non avviene in molti paesi dove in nome di un fanatismo religioso vengono perpetrati i più cruenti crimini verso l’umanità e verso i cristiani in particolare. Occorre, perciò, operare per diffondere il concetto di tolleranza inteso come forma di rifiuto di ogni forma di fanatismo politico e di totalitarismo. Occorre considerare la diversità non come un disvalore, ma come una ricchezza ,in quanto è proprio dal confronto di posizioni diverse  che maturano sintesi conoscitive, conoscenze sempre più alte e principi morali sempre più avanzati. La tolleranza  è sinonimo di progresso. Non può, quindi, essere né ammesso né concepito  nessuna forma di fondamentalismo per cui si ritiene che la propria sia l’unica fede religiosa la cui negazione si paga con la vita.   E’ di  poche settimane fa la notizia di un sequestro di massa dei miliziani di Boko Haram che hanno rapito trecentocinquanta donne e bambini nel nord est della Nigeria. .Vittima del fanatismo religioso sono stati anche i 147 ragazzi, trucidati  in un college in Kenia solo perché cristiani.. L’onorevole Cananzi ha infine concluso dicendo che questi due esempi devono farci riflettere sulla fortuna che abbiamo di vivere in un paese moderno, democratico e libero nel quale possiamo esprimere le nostre idee e professare liberamente la religione in cui crediamo. Ha dunque concluso i lavori il Dirigente scolastico Prof. Felice Colucci, che ha innanzitutto ringraziato l’Onorevole Cananzi elogiando l’iniziativa dell’AREC Campania  e si è soffermato sul valore altamente formativo dell’esperienza realizzata innanzitutto per quanto riguarda la chiarezza con cui il relatore ha sviluppato il concetto della laicità dello Stato, concetto che si propone come la sola soluzione possibile al problema di assicurare la libertà religiosa e di coscienza a tutti i cittadini nel contesto di una società pluralista. Tutto ciò ha portato gli alunni e i docenti ad una riflessione approfondita sulla libertà di religione, sulla tolleranza, sullo “scontro di civiltà”, con riferimento alla civiltà occidentale cristiana e alla civiltà araba mussulmana, tema di grande attualità in ogni parte del mondo.