VISCIANO. Seduta consiliare animoso con maggioranza in affanno

VISCIANO. Seduta consiliare animoso con maggioranza in affanno

Assestamento di bilancio che passa con quattro voti favorevoli, due astensioni e il voto contrario dell’ex vicesindaco Luca Soviero. Assente il consigliere di opposizione Carmine Salvatore Montanaro per un lutto familiare. Ed è subito scontro tra Soviero e il sindaco Gambardella. Volano parolone oltre il consentito da parte di Soviero verso il primo cittadino. Il sindaco cerca, con qualche difficoltà, i motivi che lo hanno costretto a ravocare la delibera di giunta per lo studio di fattibilità che prevedeva l’appalto per il cimitero. Sala consiliare gremita di pubblico: fatto che non accadeva da anni. Una seduta che registra una maggioranza che respira per l’astensionismo delle opposizioni e dell’ex assessore Trinchese, reo, quest’ultimo, a giudizio del sindaco della lettera al vetriolo in cui si parlava di mancata collegialità in giunta, coercizione e “soffocamento delle proposte inerenti le deleghe”. Il sindaco reagisce ritirando le deleghe allo stesso Trinchese e a Soviero che ha protocollato la lettera. L’ex vicesindaco, supportato dalla maggior parte del pubblico che applaudiva più volte, legge una nota-manifesto in cui si accusa il sindaco “di aver tradito il voto popolare” e invitando il primo cittadino alle “dimissioni” dando la parola agli elettori. Il dottor Soviero si scontra anche con l’opposizione, in quel momento rappresentata dall’avv. Conte. Si accusano le minoranze di “salvare” la maggioranza facendo da “stampella”. L’avv. Conte si difende parlando di opposizione costruttiva e dicendosi contrario ad una “crisi al buio” e contrario ad una “gestione commissariale” che porterebbe il paese ad ulteriori “danni economici e di immagine”. Il dottor Soviero dichiara che si rivolgerà alle vie legali per rendere nulla la seduta consiliare. Pubblico animoso con qualche episodio di intolleranza sedato dall’intervento dei carabinieri che minacciavano di sgombrare l’aula facendo svolgere la seduta a porte chiuse. Si notava anche l’imbarazzo e l’incapacità di un presidente del consiglio, forse, non abituata a gestire sedute di questo genere. Una seduta dove sono prevalse accuse a vicenda, anche oltre le righe ed in cui si è sfiorata la rissa e lo scontro fisico tra qualche consigliere e un ex amministratore presente tra il pubblico. L’imminente partita del Napoli ha fatto si che verso le 20 tutti tornassero a casa rimandando il tutto al prossimo round. Nicola Valeri