VISCIANO. La nota del gruppo “Rinascita Civica” sulle misure a sostegno del reddito

VISCIANO. La nota del gruppo Rinascita Civica sulle misure a sostegno del reddito

(Riceviamo e Pubblichiamo) “Stop morosità con misure di sostegno al reddito”: Tutto pur di guadagnarsi un posto nel Consiglio di Distretto Sarnese Vesuviano. Il nostro 1ˆcittadino ha dichiarato che ci saranno delle agevolazioni tariffarie nella gestione di Gori per quanto riguarda l’Ente Idrico Campano. Quindi “un’ulteriore misura di sostegno al reddito finalizzata a fornire un aiuto concreto ai nuclei familiari che oltre a trovarsi in uno stato di disagio socio-economico, sono associati ad utenze in condizione di morosità”.
Sembra una buona notizia, e invece non lo è affatto perché nulla di tutto questo corrisponde alla realtà.
Sono mesi e anni infatti che in Campania la Rete Civica no Gori, denuncia la gestione disastrosa della Gori sulle reti idriche. Una gestione fatta di tariffe che si posizionano tra le più alte in Italia con rincari disastrosi.
L’Autorità nazionale di regolazione, con la deliberazione del 27 settembre, ha di fatto ribaltato la sentenza del Consiglio di Stato del luglio 2021 sulle tariffe GORI, che riconosceva le ragioni dei Comuni ricorrenti e dei comitati acqua pubblica, stabilendo di ridurre del 30% “l’incremento tariffario” del periodo 2012 – 2015 fino “alla determinazione dell’Autorità”.
Si riconosce, insomma, quanto deciso dall’Ente Idrico Campano con le delibere approvate nel Consiglio di Distretto Sarnese Vesuviano, cancellando rimborsi milionari ai cittadini per gli aumenti tariffari non dovuti.
Questo è quanto dichiarato dalla Rete dei Comuni per l’Acqua Pubblica che si è opposta a questa decisione che non va incontro ai cittadini continuamente vessati da tariffe che hanno già subito una lunga serie di aumenti record (tra il 2012 e il 2019 + 70%).
Chi ha frettolosamente votato e appoggiato queste delibere, tra cui il nostro sindaco, ha riconosciuto incredibilmente la validità delle partite pregresse ‘ante 2012’ per circa 120 milioni di euro e ha negato perfino rimborsi da 100 milioni agli utenti per gli aumenti non dovuti in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato 5309/2021 che annullava le tariffe del periodo 2012-2015.
Non si può che confermare il nostro profondo rammarico per l’incapacità di trovare una soluzione condivisa per superare il lungo contenzioso che ha investito il territorio relativamente alla gestione della GORI. Dinanzi a tale gestione che per lungo tempo è stata caratterizzata da inefficienze notorie e documentate, non si può accettare l’ennesima beffa a danno dei cittadini, perfino dopo l’intervento dell’Autorità Giudiziaria Amministrativa che ha aperto il varco per procedere a una revisione della gestione GORI.
TUTTO CIO’ LA DICE LUNGA SULLA CLASSE POLITICA DIRIGENTE CHE CI RITROVIAMO. DEVE FINIRE IL TEMPO DELLE ELEMOSINE PER TENER TRANQUILLO IL POPOLO, MENTRE I POLITICI CORROTTI SI INGOZZANO NELLE LORO LUSSUOSE STALLE.
L’acqua non vi appartiene, è un bene comune, è di tutti e non si vende. Le tariffe possono e devono essere diminuite subito, il servizio idrico può essere ripubblicizzato, le nostre comunità e i cittadini tutti hanno diritto ad avere investimenti veri per condotte idriche moderne, reti fognarie in ogni strada, depuratori che mettano al sicuro fiumi e mari.
Rinascita Civica – Visciano