La scuola che riparte: un occhio al futuro, con serenità.

La scuola che riparte: un occhio al futuro, con serenità.

La scuola è pronta a ripartire, finalmente. Ingressi scaglionati e misure per evitare assembramenti, come il covid ci ha insegnato da ormai quasi due anni.

Un inizio importante, quello del via al nuovo anno scolastico in presenza, importante sotto vari punti di vista: probabilmente i nostri bambini sono stati tra quelli che hanno pagato a duro prezzo le conseguenze della pandemia, due anni scolastici sono praticamente saltati, perché seppur vogliamo considerare le lezioni in videochiamata, sappiamo bene che può essere un metodo “tappabuchi” per un periodo breve, non per un intero anno scolastico e oltre. Se vogliamo pensare ai bambini che ad inizio pandemia avevamo appena iniziato la prima elementare, e poi la seconda l’anno dopo, che basi hanno potuto ricevere, con tutto l’impegno dei docenti? È ormai risaputo che, i primi anni delle elementari, sono quelli fondamenti per le basi, altrettanto risaputo è che, un bambino che – per un motivo o per un altro – non riesce ad avere queste basi solide, ha alte probabilità di portarsi dietro lacune per il resto del percorso scolastico. Purtroppo questo covid non ci ha dato grosse scelte e diciamo anche che tutti, in ogni ambito, ci siamo dovuti arrangiare come meglio potevamo, ma quello di oggi sembra un grande passo di speranza verso il futuro, tornare tra i banchi di scuola, tra i compagni di classe, a stretto contatto con il personale scolastico.
Con l’augurio che non si tratti di una “falsa partenza “, buon anno scolastico a tutti i bambini: loro sono il nostro futuro.

Carla Carro