IO SONO IL RE – Filippo di Borbone: storia di un quasi re. Spettacolo, prodotto e realizzato da “Il Demiurgo”

IO SONO IL RE   Filippo di Borbone: storia di un quasi re. Spettacolo, prodotto e realizzato da Il Demiurgo

Filippo è il primogenito di Carlo III, re di Napoli. Dovrebbe ereditarne il trono, ma è afflitto da demenza. Così trascorre i suoi giorni nella reggia di Portici, raccontando in maniera onirica e appassionata, tormentata e sognante il Mondo in cui vive. Un Mondo che oscilla tra la realtà e la fantasia, in cui distinguere la vita dal sogno è impossibile e la verità raccontata da un sovrano di carta rischia d’essere molto più profonda di quella vissuta da ciascuno di noi. “io sono Il Re” è l’urlo dolce ma disperato d’un eterno fanciullo, che, tra le pieghe d’una innocenza disarmante e disarmata, che conferisce leggerezza e ironia a tutta la narrazione, nasconde una grande solitudine e un enorme dolore.

È il giugno del 1747 quando Carlo III, sul trono di Napoli da oramai 13 anni, può finalmente festeggiare la nascita di un erede maschio: il piccolo Filippo, nato a Portici, viene immediatamente insignito del titolo di duca di Calabria, e salutato come erede al trono. Poco dopo il bambino, però, presenterà inequivocabili segni di demenza, tanto da essere prima escluso dalla linea di successione e poi sistemato (di fatto nascosto) nella reggia di Portici. I fratelli minori diverranno re, Carlo in Spagna, Ferdinando a Napoli. La sua vita, invece, scorrerà silenziosa e dimenticata.

Nella struttura drammaturgica Filippo si presenta come un adulto dai modi fanciulleschi, che vive la sua vita come fosse un sogno, o un incubo. Attento a dettagli insoliti, distratto dal Mondo e dalla vita, vede scorrere i suoi giorni in modo ripetitivo e inusuale. Ma seppur simile più a un bambino che a un uomo, Filippo comincia a crescere. Lo incontriamo in scena oramai trentenne, alle prese coi più umani dei turbamenti adulti: il rancore, la passione, l’amore affacciatisi già in tenera età divengono oramai pulsioni inarrestabili: “sente” la vita come un adulto, Filippo. Ma ha strumenti da fanciullo a sua disposizione.

Lo spettacolo, prodotto e realizzato da “Il Demiurgo”,  si snoderà nel sottosuolo di Napoli, in uno dei luoghi campani più suggestivi in assoluto: la Galleria Borbonica. Scritto e diretto da Franco Nappi, è ispirato a un racconto di Andrea Zappulli e sarà interpretato da Franco Nappi, Nello Provenzano e Chiara Vitiello.