Giovani in servizio di leva volontaria. De Lieto (LI.SI.PO), nessuno può beffarsi dei loro diritti.

Giovani in servizio di leva volontaria. De Lieto (LI.SI.PO), nessuno può beffarsi dei loro diritti.

Strano, veramente strano, questo nostro Paese. Diventa sempre più difficile credere  ed aver fiducia nelle Istituzione. In questa nostra Italia, vi sono dei giovani che hanno avuto ed hanno fiducia nello Stato e per alcuni anni hanno  svolto servizio volontario di leva, con la prospettiva di accedere ai ruoli delle Forze di Polizia o nelle stesse Forze  Armate. Moltissimi giovani, non  sono riusciti, per mancanza di posti disponibili  o per altri motivi, ad accedere, in servizio permanente, nelle Forze Armate  e avevano la concreta speranza di  superare uno dei concorsi indetti o da indire, per l’accesso  nella Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Polizia Penitenziaria ecc., posti a concorso riservati, appunto, a chi aveva prestato servizio nella Forze  Armate quale volontario – Così ha dichiarato il Presidente del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto – Questi giovani hanno subito due beffe. Una volta  smessa l’uniforme militare, in attesa di  vincere uno dei concorsi per l’accesso nei ruoli delle Forze  di Polizia, questi cittadini Italiani, si sono visti negare l’indennità di disoccupazione, riconosciuta a tutti i lavoratori, nelle stesse  condizioni. La seconda beffa è rappresentata dalla notizia della prossima indizione, per il 2016, di un concorso per l’accesso al ruolo degli Agenti  della Polizia di Stato, i cui posti a concorso, vengono equamente divisi, al 50%, fra chi ha prestato servizio nelle FF.AA.  e chi no. In sintesi – ha continuato de Lieto – le possibilità di accesso  nei ruoli delle Forse di Polizia, per i giovani  che hanno svolto servizio di leva volontaria nelle FF.AA., proprio nella prospettiva di  avere concrete possibilità di entrare a far parte delle Forze di Polizia, si riducono del 50% . Abbiamo scherzato. Qui  è  in gioco il futuro di migliaia di giovani che hanno avuto fiducia nello Stato, che avevano fatto un patto con lo Stato, che allo  Stato hanno creduto .Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – ha rimarcato de Lieto – ritiene che se si vogliono cambiare le regole, è necessario  prima garantire a tutti coloro che hanno svolto servizio volontario di leva, la partecipazione ai concorso per i vari Corpi delle Forze di Polizia  e solo successivamente, si possono cambiare   norme e modalità per i concorsi nelle Forze di Polizia. Questi giovani – ha concluso il Presidente del LI.SI.PO. – non possono essere trattati come cittadini  di serie “B”  e meritano quantomeno rispetto, per loro, le loro famiglie, i loro diritti.