CLASSHOME. Business made in me

CLASSHOME. Business made in me

Beatrice Donatella Gigli A. è la fondatrice e oggi General Manager della Beatrice Gigli Business Management. Costituisce l’azienda a ventidue anni cominciando con un ramo aziendale dedicato alla moda, ideando un marchio che venderà tre anni dopo, e rami dedicati al marketing aziendale, ad immobili di lusso, ad eventi. Come editrice ha fondato la rivista sul lusso e sulle eccellenze, ClassHome, dove intervengono esponenti dell’ imprenditoria e della cultura italiana e dove si da spazio a giovani brillanti e validi. Di origini avellinesi, si laurea in economia pura, specializzandosi in management aziendale. Consegue diversi master tra cui quelli sui fondamenti giuridici per l’ attività. manageriale e sul luxury real estate a Milano. Sostenitrice del motto “mens sana in corpore sano” pratica diversi sport tra cui la disciplina del dressage a cavallo, la scherma storica, il tennis, il canottaggio, la bicicletta e l’ escursionismo sportivo. Vive tra Roma, Perugia e Milano.

Che cos’è precisamente il business? Oggi dobbiamo fare i conti con una società, anglosassone. Da bambina sentivo mio nonno che parlava di “affari”, precisamente le frasi “vado fuori per affari” e “parto per un viaggio di affari”( non pensate male!). Oggi le frasi di mio nonno si traducono con “ faccio business”. Oggi, lettori miei, è la traduzione del termine italiano vintage di “affari”, ossia “attività economica”.

In realtà oggi utilizzare il termine “affare”  è comune quando si voglia indicare uno scandalo in vicende politiche, giudiziarie o amorose.  Essendo una giovane donna, starete pensando che io mi occupi o mi diletti in “affari amorosi” e invece no. Diciamo che sono stata svezzata con i racconti del fiuto per gli affari di mio nonno gioielliere e con le frasi interpretabili dell’ altro nonno, politico per giunta, la componente genetica c’è sempre come per le malattie, per alcuni atteggiamenti e sì, anche per questo.

Ho iniziato a fare l’ imprenditrice, o cercare di farla, giovanissima prendendo anche diversi batoste dritte sul muso. Ma cosa devo dirvi, avevo il cosi detto “fuoco sacro” per gli affari.

Ho fatto l’ attrice per un periodo ma pensavo non a fare film ma a diventare produttrice. Ho fatto qualche scatto da fotomodella ma pensavo non alle sfilate ma a diventare un marchio di abbigliamento. Ho studiato chimica e biologia ma pensato a diventare amministratrice delegata di una clinica privata con relativi laboratori. Insomma, volevo fare business, mi sentivo nata per gli affari e per le pubbliche relazioni. Ora basta. Dovevo dare una svolta a questa vita “triste” e senza soddisfazioni.

Mi iscrivo alla facoltà di Economia, comincio a costruire la mia azienda e mi faccio conoscere. Non sto a dirvi quante sfogliatelle e mozzarelle, accompagnate da  deliziosa aria fritta,  sono partite dalla “Campania Felix”.  Il  risultato di oggi è che sono una giovane donna che cerca di fare business. Nelle settimane a venire quindi affronterò in maniera semplice e colorata tutto ciò che ruota intorno al mio lavoro, perchè in fondo, come recita un vecchio proverbio che zia Laura ha appeso sul camino,  “il denaro non rende felice, ma calma, calma molto i nervi”.

Beatrice Donatella Gigli A.