BAIANO. “SCELTA MAIO”, una emozione per il popolo di Baiano, lunga 24 anni. Le foto

il maio è stato scelto e il gruppo è in posa per la foto ricordo. Una foto simbolo per la presenza di tre protagonisti, ormai scomparsi, che hanno scritto pagine importanti della storia della Festa del Maio: Antonio Capiluongo, Umberto Esposito e Angelantonio Candela. Da sinistra: Salvatore Masucci, Mariano Lippiello, Antonio Capiluongo, Umberto Esposito, Antonio Vecchione, Gennaro Mascheri, Angelantonio Candela, Ninuccio Monteforte, Antonio Tortora. Abbracciato al Maio: Meno Caruso.

BAIANO. “SCELTA MAIO”, una emozione per il popolo di Baiano, lunga 24 anni. Le foto

di Antonio Vecchione

Domenica 27 novembre il popolo di Baiano parteciperà a quella che è diventata una tappa importante e significativa della festa del Maio: escursione ad Arciano per la “Scelta del Maio”, l’albero più alto e bello del bosco, degno di essere offerto al nostro Santo Stefano Protettore. Ormai una folla di persone animano questa “cerimonia” altamente sentita e rappresentativa della tradizione, perché evidenzia e rende onore ai  simboli stessa della Festa: il bosco Arciano, la storica casa di tutti i baianesi, e il Maio. Moltissimi i giovani che partecipano e conferiscono alla funzione un pieno di straordinario entusiasmo, di creatività e di gioia. Ed è proprio per questi giovani che vale la pena raccontare la storia di questa manifestazione che vide la luce nei fattivi anni novanta, caratterizzati da un appassionato e alacre impegno di un gruppo di fedeli della festa, che riuscì a far emergere i valori fondanti della tradizione, a rinnovarla e a promuoverla. Decisiva fu la costituzione nel 1988 dell’”Associazione Maio di Santo Stefano”, finalizzata alla organizzazione e valorizzazione della festa.  Il contributo fondamentale di quei primissimi  anni novanta fu quello di cancellare l’immagine della festa come una confusa e incessante “sparatoria”, ma di recuperarne il suo valore storico. La festa del Maio di S. Stefano è uno scrigno prezioso nel quale sono conservati, in una straordinaria sintesi, i valori fondativi dell’esistenza stessa della comunità baianese: la sua matrice culturale contadina e boscaiola, il patrimonio di saperi espressi dagli antichi mestieri, il bosco Arciano come luogo e fonte ancestrale di risorse e mezzi di vita, la devozione per il Santo Patrono, il Protomartire Stefano. La collettività si ritrova, esprime e legittima la consapevolezza delle proprie radici e della propria appartenenza ad una storica e coesa comunità. Emerso chiaramente questo significato, grazie anche all’attiva collaborazione della Pro Loco, furono fatti sforzi enormi per rinnovare il rito pur nella continuità della tradizione.  Il primo risultato fu la legittimazione della Festa (fino a quel momento nascosta e ignorata dalle autorità provinciali) e la regolarizzazione degli spari ad avancarica, che erano stati vietati dal comitato ordine pubblico di Avellino. Poi si rimise al centro dell’attenzione il bosco Arciano, che era stato quasi dimenticato. Riportare i giovani nel bosco la mattina di Natale fu uno straordinario risultato. Seguì la riorganizzazione e riqualificazione delle mini bande musicali per la Processione del Maio e per le “Messe e notte”. Da quegli anni il “Concerto di S. Stefano”, nel solco della tradizione della Banda in Chiesa, chiude le manifestazioni natalizie. Da evidenziare anche il recupero del trasporto del Maio con “traino” e cavalli e con il “carruocciolo” da Arciano a valle, la rinascita del rito del “fucarone”. Non ultima l’attenzione posta nel solenne momento della Benedizione del popolo di Baiano nell’offrire al proprio Santo protettore il Dono del Maio, che diventa in quel momento di raccoglimento “Simbolo Sacro”. La decisione di coinvolgere gli appassionati alla “Scelta del Maio” fu una intuizione dell’assemblea dell’Associazione nell’ottobre del 1999. Fino a quel momento si preoccupavano di individuare il Maio un gruppo ristretto di “esperti”,  che  dedicavano lodevolmente tempo a “camminare” il bosco diverse volte all’anno per individuare gli alberi adatti. Antonio Capiluongo, ‘o marruzziello, una vita dedicata a Santo Stefano e alle tradizioni legate al Protettore, era il più attivo. Insieme a lui altri fedeli assicuravano la loro presenza,  come Carmine Napolitano, ‘o ciamarro, e Umberto Esposito, Angelantonio Candela. L’Assemblea decise che, per assicurare la continuità nel tempo di questa delicata operazione, occorreva “educare” le giovani generazioni a questa pratica. Si capiva perfettamente che occorreva “trasmettere” ai giovani questa funzione, far conoscere il bosco, valutare difficoltà di carico e trasporto, e tutto quanto utile per la buona riuscita del rito. Nei primi tentativi, ancorché pubblicizzati,  pochi risposero al nostro appello. Poi,  anno dopo anno, il numero è cresciuto fino diventare una folla.  Per dare testimonianza di questi passaggi, ecco la relazione della seconda escursione del novembre 2000, diffusa su locandine esposte al pubblico.

Nello scenario del bosco Arciano si replica la “Scelta Maio”

Il giorno 26.11.00, alle ore 07.00, dopo avviso pubblico, si è riunita in

piazza F. Napolitano, per partire alla volta del bosco Arciano per la scelta del majo, una rappresentanza dell’Associazione, così composta: Antonio Capiluongo, Ninuccio Monteforte, Umberto Esposito, Carminuccio Napolitano,  Antonio Vecchione. La località visitata è il piano cosiddetto della “Lurdicara”, dove sono stati individuati almeno due alberi di castagno che, per forma e dimensione, sono adatti e degni di diventare “Majo”. Infatti già a suo tempo furono segnalati e seguiti. Il primo si lascia preferire essendo più facilmente accessibile per il carico, anche se si rendono necessari alcuni lavori per rendere praticabile la strada di accesso. Il secondo, posizionato più in alto, ha un diametro maggiore (occorre valutare la possibilità, una volta a valle, di carico sul carretto) ed inoltre stabilire la strada per portarlo a “caricaturo”, nel posto, cioè, dove

è possibile caricarlo sul camion”.

Avviso pubblico del 2001

Come è tradizione, riprendiamo insieme nel mese di Novembre le attività

preparatorie alla Festa del Majo. Il sopralluogo al bosco Arciano alla ricerca di alberi adatti per l’offerta a S. Stefano è importante; ed è ancora più importante che la partecipazione sia numerosa. Infatti tutti abbiamo ritenuto che il peso e la fatica di “camminare” Arciano per questo scopo non sia sempre sulle spalle delle poche persone esperte, che con grandi sacrifici hanno sempre fatto questo lavoro “oscuro” e senza la soddisfazione di un pubblico riconoscimento. Per questo motivo invitiamo tutti a farsi parte attiva e coinvolgere quante più persone per la visita ad Arciano. Domenica 18.11. 2001, ore 07.30, piazza F. Napolitano.

Già nel 2006 e anni seguenti la partecipazione fu massiccia, come dimostrano le foto pubblicate. Oggi, con il contributo della Pro Loco, la funzione è diventata una piena giornata di festa. Ad majora.

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Roberto Guerriero e Angelo Lippiello davanti al Maio scelto. In mezzo il piccolo Andrea
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Scelta 2010, una schiera di giovanissimi, felici di partecipare, in posa davanti al Maio. Da sinistra: Domenico Di Lorco, Angelo Guerriero, Michele Colucci, Felice Conte, Gianluca Crivelli, Aniello Napolitano, Riziero D’Avella, Gennaro Barretta, Nicola Colucci, Salvatore Virtuoso, Mariano Lippiello, Umberto Maietta
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Le nuove leve si affollano nel bosco davanti al Maio e aspettano pazienti la conclusione delle operazioni effettuata dagli “esperti”.
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Il maio è stato scelto e il gruppo è in posa per la foto ricordo. Una foto simbolo per la presenza di tre protagonisti, ormai scomparsi, che hanno scritto pagine importanti della storia della Festa del Maio: Antonio Capiluongo, Umberto Esposito e Angelantonio Candela. Da sinistra: Salvatore Masucci, Mariano Lippiello, Antonio Capiluongo, Umberto Esposito, Antonio Vecchione, Gennaro Mascheri, Angelantonio Candela, Ninuccio Monteforte, Antonio Tortora. Abbracciato al Maio: Meno Caruso.
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Peppe Lippiello con una schiera di giovani che lo osserva all’opera. In primo piano Gioacchino; alle spalle Aniello Napolitano, Stefano Colucci, Felice Conte, il compianto Umberto Esposito, devoto di S. Stefano e appassionato cultore delle tradizioni, Sebastiano Napolitano, Giusy e Mariangela De Laurentis.
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Antonio Capiluongo in un suo raro momento di relax; in genere in queste escursioni è sempre stato freneticamente super attivo nella gestione delle operazioni.
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Foto straordinaria, con un gruppo incantato e affascinato davanti al Maio mentre si sforza di guardare la cima per dare un giudizio; le espressioni sono compiaciute per la funzione responsabile che stanno svolgendo e soddisfatte per aver trovato il Maio giusto.
da sinistra: Giovanni Colucci, Peppe Lippiello, Salvatore Masucci, Gianpero Rega, Sebastiano Napolitano, Luciano Mascheri. Dietro il Maio, di spalle: Roberto Colucci e Pasquale Tarantino; di faccia: Antonio Acierno e Giusi De Laurentis. Sullo sfondo: da sinistra. Mariangela De Laurentis, Meno Caruso, Angela Colucci, Felice Napolitano, Raffaele Castaldo.
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Meno Caruso in tuta mimetica, modello militare, impegnato a battere il ritmo delle operazioni insieme a Felice Napolitano. In mezzo Mariangela De Laurentis e alle spalle Angela Colucci.
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Peppe Lippiello, ‘o campanaro, storico protagonista della Festa, boscaiolo da una vita, responsabile del taglio del Maio da più di 50 anni, concentrato nel guardare con particolare attenzione la Cima del Maio per una valutazione. Alle sue spalle Giacinto Iengo.
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Scene con la numerosa partecipazione dei giovani alle operazioni di Scelta. Un contributo prezioso per creare un’atmosfera entusiasta e gioiosa, un arricchimento della Festa.
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Scene con la numerosa partecipazione dei giovani alle operazioni di Scelta. Un contributo prezioso per creare un’atmosfera entusiasta e gioiosa, un arricchimento della Festa.
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Valle baianese, panorama.
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…ed ecco che dal folto del bosco si staglia il profilo del Maio, alto, dritto e maestoso. Operazione riuscita
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Uno scienziato baianese tra il popolo di Arciano, Stefano Albanese.
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“camminare” nel bosco alla ricerca del Maio
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Gennaro e Luciano Mascheri, Ninuccio Monteforte, Roberto Guerriero.
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Il Maio è stato selezionato e contrassegnato in rosso con le lettere SS: ora appartiene al popolo di Baiano e nessuno lo potrà più toccare
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Il maio tra gli alberi del bosco.
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fila davanti, da sinistra: Roberto Guerriero, Luciano Mascheri, Nicola e Roberto Colucci, Gianluca Petillo, Aniello Napolitano, Angelo Guerriero, Angela Colucci. In piedi: Pasquale Tarantino, Angelo Lippiello, Salvatore Masucci, Angelantonio Candela, Alessandro Graziato, Carminuccio Napolitano, Gennaro Mascheri, Antonio Vecchione, Stefano Albanese, Alfonso Colucci, Alfonso Candela, Andrea Lippiello, Antonio Guerriero, Umberto Esposito, Stefano Albertini.
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Scene con la numerosa partecipazione dei giovani alle operazioni di Scelta. Un contributo prezioso per creare un’atmosfera entusiasta e gioiosa, un arricchimento della Festa.
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Roberto Colucci contrassegna il Maio con le lettere in Rosso SS, Santo Stefano.
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Roberto Guerriero con tre giovanissime davanti al Maio selezionato: da sinsitra: Angela Napolitano, Roberto Gierriero, Giusi De Laurentis e Nella Sgambati.
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il Maio è stato scelto e contrassegnato: Roberto Guerriero e Antonio Vecchione per la foto ricordo.
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Panorama della valle baianese