Diffondere la cultura contributiva, intesa come “educazione” dei cittadini al funzionamento dei servizi pubblici. Con questo obiettivo, l’Agenzia delle Entrate e l’Istituto comprensivo “Di Prisco” di Fontanarosa – con sezioni associate in Taurasi, Luogosano e Sant’Angelo all’Esca – hanno realizzato insieme il progetto “Fisco a scuola”, promosso dalla stessa Agenzia. “L’ Agenzia delle Entrate, con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, dal 2004 promuove nelle scuole di ogni ordine e grado il progetto ‘Fisco e Scuola’ – ha sottolineato il dott. Girardi, referente territoriale dell’iniziativa per l’Agenzia delle Entrate, ufficio di Ariano Irpino. Lo scopo è quello di diffondere la cultura della legalità fiscale e il senso di responsabilità civile e sociale tra le giovani generazioni, nonché quello di sensibilizzare i contribuenti di domani sull’importanza di un comportamento fiscalmente corretto”. Particolarmente attenti e partecipi gli studenti delle terze classi di Fontanarosa, Luogosano, Sant’Angelo all’Esca e Taurasi, destinatari dell’iniziativa, che hanno preso parte all’incontro dopo i meeting intermedi del 19 febbraio scorso a Taurasi e del 29 febbraio a Fontanarosa. “Il mondo della scuola è una delle sedi più indicate per trasmettere un messaggio di legalità, di educazione e di convivenza civile – ha dichiarato la dirigente del Di Prisco, prof. Antonella De Donno -. Il progetto, supportato da materiale didattico appositamente realizzato, si è concretizzato con incontri presso i nostri istituti. Lo scopo è stato quello di avvicinare i ragazzi al tema “Fisco”, sensibilizzandoli sull’importanza del rispetto delle regole civili, oltreché sui danni prodotti dall’evasione fiscale sull’intera comunità. La riflessione che abbiamo voluto indurre, nell’ottica del ruolo dei giovani quali futuri contribuenti,è anche afferente al valore etico e sociale della contribuzione: è indispensabile che tutti i cittadini contribuiscano ad assicurare le risorse per garantire i servizi alla collettività come espressamente sancito nella Costituzione”.