Taranto, falso ginecologo terrorizzava donne con diagnosi di gravi infezioni: oltre 400 le vittime

Materiale mostrato durante la conferenza stampa della polizia postale di Genova nell'ambito di una operazione che ha portato alla denuncia di decine di persone in tutta Italia per aver scaricato on-line film e telefilm coperti dal diritto d'autore, stamani 14 settembre 2010. ANSA/LUCA ZENNARO

Taranto, falso ginecologo terrorizzava donne con diagnosi di gravi infezioni: oltre 400 le vittime

La Polizia di Stato, ha eseguito su delega della Procura della Repubblica di Taranto, una perquisizione domiciliare nei confronti di un quarantenne per il reato di violenza sessuale, sequestrando diversi smartphone, supporti di memoria e schede telefoniche. Lo stesso è gravemente sospettato di essere l’autore delle condotte che dal settembre 2021 hanno portato numerose donne a sporgere denuncia presso gli Uffici della Polizia Postale a seguito della ricezione di telefonate da un individuo che si presentava come ginecologo. Il finto “medico”, utilizzando uno stratagemma per nascondere il proprio numero di telefono, che appariva quindi anonimo, faceva capire alle interlocutrici di essere a conoscenza di esami clinici effettuati dalle stesse presso strutture sanitarie presenti su tutto il territorio nazionale. Nel corso della telefonata, il finto medico, rappresentando alle vittime la possibile presenza di infezioni vaginali gravi, le induceva ad effettuare una visita ginecologica online. L’attività di indagine, condotta dagli investigatori del Servizio Polizia Postale e dalla Postale di Bari e Taranto, ha consentito di risalire al 40enne che è stato identificato attraverso l’analisi dei dati telefonici e telematici, gli accertamenti effettuati su file audio delle telefonate registrate dalle vittime e, soprattutto, la collaborazione di queste ultime. La vicenda interesserebbe oltre 400 donne in tutta Italia i cui dati, dai primi riscontri, sembrerebbero stati ottenuti dalla consultazione di portali di annunci di compravendite online. Sono in corso ulteriori attività di indagine.