VALLO LAURO. Centro di Protezione Civile di Lauro, arriva la svolta.

VALLO LAURO. Centro di Protezione Civile di Lauro, arriva la svolta.

Centro di Protezione Civile di Lauro, arriva la svolta. Ad annunciarlo e’ il dirigente del Mir Giuseppe Rubinaccio, che sulla vicenda del presidio si batte da mesi affinche’ dopo la definizione degli interventi ci possa essere anche un nucleo dei caschi rossi, vicenda per la quale e’ stato anche ottenuto un via libera da parte del Viminale, che ha concesso il nulla osta per la dislocazione sul territorio di un nucleo di volontari. “Dopo il rischio che si potessero perdere i fondi Psr appostati sul capitolo dei presidi territoriali da completare- spiega Rubinaccio- possiamo tirare un sospiro di sollievo, perche’ nell’ ultimo Burc della Regione Campania il presidio del Vallo di Lauro risulta infatti tra quelli finanziati per il completamento per cui ci sara’ presto la gara. Tutto questo grazie anche al lavoro della Regione Campania e del dott. Nicola Di Benedetto, che segue da tempo questa vicenda. La gara dovra’ essere definita dall’ Ufficio di presidenza della Regione Campania. Si tratta delle somme per piu di trecentomila euro che erano state individuate per la definizione del collaudo e della messa in sicurezza del sito di Via Fusarelle. Una buona notizia, visto che l unica area dove a seguito degli eventi alluvionali del 1998 non c era ancora un centro operativo a livello di Protezione Civile era proprio il Vallo di Lauro. Quindi la svolta che giunge con questa inclusione del centro di Lauro nell’ elenco non può che essere letta come un fatto positivo. Anche perchè tra l altro esiste una delibera firmata dall’ assessore Eduardo Cosenza che ne regola anche il funzionamento. Cosa ne deriverà: che in quella struttura ci potrà essere un centro importante di prima emergenza sul territorio”. L’auspicio finale è “che si giunga in tempi piuttosto rapidi alla definizione della gara di appalto da parte della Regione Campania e che finalmente quella struttura possa essere valorizzata e non restare l’ ennesima cattedrale nel deserto”.