Corilicoltura in crisi, l’ex sindaco di Sperone Alaia attacca Caputo: “Incompetente e lontano dai contadini”

Corilicoltura in crisi, l’ex sindaco di Sperone Alaia attacca Caputo: “Incompetente e lontano dai contadini”

SPERONE (AVELLINO) – L’ex sindaco di Sperone, Salvatore Alaia, interviene duramente sulla gestione dell’emergenza che sta mettendo in ginocchio il settore corilicolo campano. Nel mirino dell’ex primo cittadino finisce l’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo, accusato di “incapacità e incompetenza” nella conduzione della vicenda.

Secondo Alaia, Caputo non avrebbe mai instaurato un rapporto diretto con i contadini né visitato le aree di produzione per toccare con mano le difficoltà che, ogni giorno, migliaia di agricoltori affrontano per mantenere viva una tradizione secolare. “Un assessore che vuole impegnarsi per il riconoscimento dello stato di calamità – afferma – dovrebbe sapere che i contadini non hanno bisogno di elemosina, ma di rispetto e soluzioni concrete. Hanno un grande valore: la dignità.”

L’ex sindaco invita Caputo a fare “mea culpa” e a chiedere scusa agli agricoltori “che, con sacrificio e dedizione, onorano la volontà dei propri genitori continuando a lavorare la terra nonostante le difficoltà crescenti”.

Proposte per il rilancio del comparto

Alaia non si limita alla critica, ma avanza anche una proposta: coinvolgere la Facoltà di Agraria dell’Università di Portici per studiare strategie tecniche e scientifiche in grado di risollevare un settore “ormai alla deriva”.

La corilicoltura campana, considerata un pilastro dell’agricoltura regionale, è oggi colpita da fenomeni come la cascola anomala dei frutti, l’aumento delle nocciole vuote, malattie fitosanitarie e condizioni climatiche sfavorevoli, con perdite produttive stimate oltre il 50% in alcune aree.

Per Alaia, “è il momento di affrontare il problema alla radice, con interventi strutturali e una strategia di lungo periodo che parta dal territorio e coinvolga chi lavora ogni giorno nei campi”.