NAPOLI – Blitz contro la contraffazione: sequestri record e sospetti di legami con lo sfruttamento

NAPOLI – Blitz contro la contraffazione: sequestri record e sospetti di legami con lo sfruttamento

Un esercito silenzioso, fatto di venditori ambulanti, si muove ogni giorno dalle prime ore dell’alba dai quartieri popolari di Napoli verso le spiagge della provincia. Carichi di sacchi e pannelli espositivi, offrono merce spesso contraffatta o priva di certificazioni di sicurezza: abbigliamento, accessori, articoli sportivi e gadget di moda.

Dietro quelle passeggiate chilometriche sotto il sole, tra un “no grazie” e l’altro dei bagnanti, si nasconde spesso una rete di sfruttamento. Molti ambulanti arrivano da Bangladesh, Sri Lanka o paesi africani e lavorano per compensi minimi, in condizioni simili al caporalato stagionale.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, consapevoli della portata del fenomeno, hanno scelto di colpire la filiera a monte. Le operazioni si concentrano soprattutto nell’area di piazza Garibaldi, snodo di arrivo e partenza degli ambulanti e punto nevralgico della distribuzione.

Dall’inizio dell’anno sono stati sequestrati oltre 2.700 capi di abbigliamento, 300 borse, 600 paia di scarpe, centinaia di costumi e migliaia di occhiali da sole. Solo per il merchandising della squadra di calcio del Napoli si contano più di 2.000 articoli, dalle maglie ai palloni, passando per casse Bluetooth e materassini. Sequestrati anche prodotti legati a cantanti di tendenza, tra t-shirt, cappellini, zaini e cover per cellulari.

Non sono stati risparmiati i laboratori di produzione: chiuse attività dotate di stampanti termiche, cliché, fregi e falsi certificati di idoneità.

Secondo i dati Eurispes, giocattoli, calzature e abbigliamento sono i settori più colpiti dalla contraffazione, un mercato che a livello globale ha superato nel 2021 i 460 miliardi di dollari. Per l’Arma, la vendita ambulante di merce contraffatta non è un episodio marginale, ma un ingranaggio di un’economia parallela fatta di evasione fiscale, sfruttamento e, in alcuni casi, possibili legami con la criminalità organizzata.