
Nel 2024 il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, unità periferica con competenza regionale sulla Campania del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, ha recuperato 24.955 beni d’arte con una stima economica complessiva dei beni culturali di € 9.142.450.
Ci sono queste e altre notizie relative al contrasto dei traffici d’arte nel documento “Attività Operativa 2024” edita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Unità Specializzata dell’Arma istituita nel 1969 per onorare l’articolo 9 della Costituzione italiana (“la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”) eche, superando oltre mezzo secolo di vita, ha restituito ai legittimi proprietari, pubblici e privati, più di tre milioni dibeni culturali.
L’attività operativa di questo Nucleo presenta nel 2024 i seguenti dati statistici in comparazione con il 2023, analizzati anche in relazione al biennio trascorso dall’entrata in vigore della Legge n. 22 del 22 marzo 2022 che, con l’inserimento nel Codice Penale di 17 nuovi articoli (da 518-bis a 518-undevicies), ha apportato un severo inasprimento delle peneper i crimini al patrimonio culturale rispetto a quelle contenute nel Codice dei Beni Culturali (D.lgs. 42/2004):
–un lieve aumento dei furti (da 24 a 25);
–l’elevazione dei risultati operativi nei sequestri di:
• beni grafico/pittorico/musivo (da 7 a 9);
•oggetti librari/archivistici (da 1.029 a 11.178);
•oggetti di Oreficeria/Bigiotteria/Glittica (da 0 a 5);
•vasellame/ceramiche (da 0 a 1);
•reperti archeologici sia interi (da 461 a 564) cheframmentati (da 12 a 10.266) e di natura numismatica (da 1.785 a 2.910);
–l’intensificazione dell’attività di controllo per:
•misure di sicurezza presso musei, biblioteche e archivi (da 6 a 10)
•zone tutelate da vincoli paesaggistici e monumentali(da 34 a 54);
•esercizi antiquariali e commerciali di settore (da 87 a 89);
•mercati e fiere antiquariali (da 20 a 39);
•beni sottoposti ad accertamento nella banca dati dei beni illecitamente sottratti (da 335 a 782);
–un incremento dei risultati dell’attività repressiva, in relazione a:
•denunciati per associazione a delinquere (da 0 a 27);
È continuata, nel 2024, l’azione di contrasto da parte del Nucleo Carabinieri TPC di Napoli ai reati al patrimonio culturale che ha permesso di:
– perseguire 1 associazione a delinquere (operante nel settore dell’antiquariato, con particolare riferimento a trafugamento e ricettazione di beni di natura ecclesiastica), costituitacomplessivamente da 27 soggetti;
–contestare 6 sanzioni amministrative (di cui 2 introdotte dalla Legge 6/2024);
–effettuare 35 perquisizioni;
–denunciare 100 individui;
–recuperare 24.955 beni dei quali: 11.216 beni antiquariali, archivistici e librari, 13.739 beni archeologici (563 integri, 10.266 frammentati e 2.910 monete).
Nell’anno in analisi, grazie al rafforzamento delle potenzialità di controllo sul web finalizzate ad arginare le condotte illeciteperpetrate con l’utilizzo dei canali telematici e delle piattaforme e-commerce da parte dei singoli utenti e di numerosi esercizi di settore e case d’asta, sono stati monitorati oltre 20 siti web e centinaia di beni.
Tale osservazione virtuale ha consentito di recuperare 740 beni,tra cui:
•130 archivistici e librari;
•604 archeologici e paleontologici;
•2 dipinti;
•2 sculture;
•1 bene di oreficeria;
•1 vaso ceramico.
L’avviato utilizzo di S.W.O.A.D.S. (Stolen Works Of Art Detection System) – il sistema sviluppato dal TPC per la raccolta e l’analisi automatica, attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, di informazioni e immagini provenienti da web, deep web e social media – nel 2024 ha consentito di localizzare anche nel territorio campano numerose opere d’arte provento di reato.
La costante attività preventiva, da sempre svolta dal Comando TPC, anche nell’anno scorso è stata fortemente proiettata sul controllo del territorio e delle aree sottoposte a tutela, nonché degli esercizi commerciali di settore, raggiungendo valoripositivi su:
–misure di sicurezza in musei, biblioteche e archivi, +66,7% (da 6 a 10);
–aree tutelate da vincoli paesaggistici/monumentali, +58,8% (da 34 a 54);
–esercizi antiquariali, commerciali e altri di settore, +2,3% (da 87 a 89);
–mercati e fiere antiquariali, +95% (da 20 a 39).
La tutela del patrimonio archeologico e l’attività di contrastocondotta nel 2024 hanno permesso di recuperare 13.739 reperti archeologici.
Nel settore dell’antiquariato nell’anno in analisi sono stati effettuati 128 controlli di esercizi antiquariali, mercati e fiere, e sono stati recuperati 11.216 beni, tra cui:
–11.178 documenti archivistici e bibliografici;
– 16 sculture;
– 9 dipinti;
–5 armi antiche;
– 5 oggetti di oreficeria;
– 1 oggetto numismatico;
– 1 oggetto di vasellame ceramico.
Le azioni di tutela del paesaggio e monumenti ha portato nel 2024 alla predisposizione di 54 servizi di controllo delle aree paesaggistiche terresti e marine con il deferimento di 17 soggetti per reati in danno del paesaggio.
Tra le operazioni investigative condotte dal Nucleo TPC di Napoli si menzionano:
Tra i recuperi di beni culturali più significativi si segnalano:
In ambito internazionale, sono tuttora in corso indagini coordinate dalle Procure della Repubblica interessate del territorio regionale, anche mediante gli strumenti delle Rogatorie internazionali, volte al recupero e rimpatrio di alcuni beni archeologici di rilevante interesse culturale, illecitamente esportati negli anni passati e attualmente detenuti da istituzioni museali e/o privati stranieri; si fa riferimento a:
Nel contesto delle attività di intervento in situazioni di emergenza, il Nucleo TPC di Napoli ha attivamente partecipato all’esercitazione di protezione civile nazionale Exe Flegrei 2024, svolta dal 9 al 12 ottobre 2024. L’attività ha coinvolto numerosi enti e istituzioni, tra cui gli uffici del Ministero della cultura e il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, che hanno lavorato in sinergia per testare le procedure di messa in sicurezza dei beni culturali previste dal Piano di Settore, creato appositamente per la regione flegrea. Uno degli eventi principali si è svolto in data 11 ottobre presso il Museo Archeologico Nazionale dei Campi Flegrei, situato nel Castello aragonese di Baia, in provincia di Napoli, ove è stata simulata l’attività di messa in sicurezza e trasporto d’emergenza di alcuni beni culturali di grande valore, come parte di una serie di misure preventive da adottare durante una fase di pre-allerta (allerta arancione). Tale scenario è stato uno dei molti che si sono susseguiti nel corso dell’esercitazione, che ha visto la partecipazione di oltre 100 operatori, tra cui funzionari del Ministero della cultura, della Protezione Civile, Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli (inclusi i qualificati CBC), Vigili del Fuoco e volontari specializzati.
La pubblicazione “Attività Operativa 2024” – riepilogativa dei risultati conseguiti a livello nazionale da tutti i Reparti del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale – èdisponibile sui siti https://cultura.gov.it/carabinieritpc e www.carabinieri.it