BAIANO. All’”Incontro” l’evoluzione femminile e il progresso civile. Dall’Irpinia al Mediterraneo: storia e storie di donne. Interventi di Gaetana Aufiero, Marisa Anzalone, Daniela Romano e Giuseppina Divisato

BAIANO. All’”Incontro” l’evoluzione femminile e il progresso civile. Dall’Irpinia al Mediterraneo: storia e storie di donne. Interventi di Gaetana Aufiero, Marisa Anzalone, Daniela Romano e Giuseppina Divisato

Uno sguardo in retrospettiva, per focalizzare il presente e dare senso al futuro nella società aperta e tecno-tronica del Terzo Millennio. E’ la chiave ispiratrice del pubblico convegno in programma sabato 12 marzo – alle ore 16,30 – nei locali del Circolo L’”Incontro”, incentrato sulla tematica, “Dall’Irpinia al Mediterraneo: Storia e Storie di donne. Ieri e oggi”, con l’introduzione affidata alla lettura di brani del racconto “ Vocee notte” -scritto da Romeo Lieto – che costituisce un bozzetto di cristallino realismo, evocativo del duro lavoro delle donne del territorio, impegnate fino agli anni ’50 del secolo scorso nella raccolta delle fascine – ‘ e sarcinielli – nel Bosco di Arciano; fascine destinate ai forni comuni “ ind’ ‘e curtine ” sia per la panificazione domestica che ad alimentare a temperatura costante ed elevata le fornaci delle cave per la cottura delle pietre di roccia, con cui si produceva la calce per l’edilizia. La lettura dei passaggi più significativi del racconto sarà a cura di Maria Laura Conte.

A sviluppare la tematica specifica del dialogo a più voci, saranno la professoressa Gaetana Aufiero, la dott.ssa Marisa Anzalone, direttrice della Biblioteca provinciale di Avellino, Daniela Romano, docente di Lingua e Letteratura araba, e la dott.ssa Giuseppina Divisato, del team di ricerca scientifica dell’Istituto di genetica e biofisica del Cnr di Napoli, a cui si deve la recente scoperta del gene responsabile del tumore a cellule giganti.

La sequenza in flash-back sull’ ”ieri” è connessa, in particolare, con i contenuti del saggio di Gaetana Aufiero, pubblicato dalla casa editrice Delta3 di Grottaminarda ed intitolato “ Voci di donne. Due ciliegie e una nespola. Percorsi di donne nel900 ”. E’ un interessante studio sociologico con addentellati antropologici, di fluida scrittura e lettura agevole, che conduce alla scoperta di costumi, usanze e stili di vita delle nonne e delle madri del mondo contadino e pastorale dell’Irpinia, qual è stato quello del ‘900 con i suoi profili arcaici e di forte umanità; studio, arricchito dalle interviste in fermo-immagine, con cui nonne e madri raccontano l’autenticità del loro duro vissuto nella quotidianità di mille fatiche, tra le mura domestiche, nei campi e nei boschi.

A fissare le valenze tematiche del testo, saranno la stessa autrice e la dott.ssa Marisa Anzalone, con proiezione nella realtà dell’evoluzione sociale e culturale di cui sono state- e sono- protagoniste le donne nella contemporaneità. E i riflettori sui nostri giorni convergeranno con piena intensità cognitiva  sul mondo travagliato, ma ricco di valori e risorse, qual è quello dell’ universo femminile del Medio Oriente – afflitto da guerre terrificanti e dai conflitti di grandi interessi della geopolitica internazionale- a cui l’Europa meridionale è visceralmente connessa attraverso le acque del Mediterraneo culla di civiltà e culture, epicentro di incontri tra popoli e fulcro di traffici commerciali. Saranno i riflettori che illumineranno aspetti significativi del mondo islamico, con l’intervento in power  point della professoressa Daniela Romano, giovane studiosa e profonda conoscitrice della cultura araba.

Il cerchio della “Giornata” sarà chiuso dall’ intervento di Giuseppina Divisato, altra giovane, che proporrà il significato del personale cammino di studio e di esperienze maturate nel team, ch’è approdato alla scoperta scientifica del gene che causa il tumore a cellule giganti, associato alla malattia della degenerazione ossea, nota come morbo di Paget o osteite deformante. Giuseppina Divisato, ch’è nata e vive a Mugnano del Cardinale, è la simbolica ed esemplare testimonianza delle giovani generazioni che coniugano studio e lavoro, con senso del dovere e umiltà di dedizione. Ed onora l’intera popolazione dell’ Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio.