L’artista irpino Gennaro Curato approda a Mosca

L’artista irpino Gennaro Curato approda a Mosca

L’artista irpino Gennaro Curato il 16 e il 22 Agosto 2016 è stato protagonista di due serate di musica italiana d’autore e canzoni classiche napoletane in un club di Mosca.

Il giorno 16 agosto si è esibito da solo ed il giorno 22 in duo con la bravissima violista Nadezda Yarovaya (prima viola orchestra sinfonica di Mosca).Insieme hanno fatto due ore e mezzo di spettacolo.

E’ stata una serata meravigliosa che ha visto un grande coinvolgimento di pubblico sia giovane che adulto. Così dichiara Gennaro Curato in arte Geni sulla sua attività artistica.  “L’amore per la musica nasce fin da piccolo.  “Tratti di me” è un album che nasce da un desiderio profondo di mettere in musica tutto ciò che avevo dentro. Mi riferisco alla parte più intima e nascosta di me stesso. Ad un certo punto ho sentito un bisogno forte di esprimermi e di recuperare queste canzoni che avevo scritto nel corso degli anni per farne un cd, ma soprattutto per farmi ascoltare. Il titolo sta ad indicare i diversi momenti e periodi della mia vita, come una foto, un’immagine ben definita. La canzone “Senza ostacoli senza nuvole” è l’ultima che ho scritto. L’idea del brano nasce dopo essere tornato da un week-end romano e dopo aver visto, una sera d’inverno, una coppia di innamorati. Ho immaginato che quella coppia avesse ritrovato l’amore dopo anni di vite separate. Questa canzone ha avuto un buon riscontro di pubblico (soprattutto femminile): infatti, viene richiesta spesso dal vivo e alla radio. Ogni tanto c’è qualcuno che mi chiede se il brano parla di esperienze personali, ed io puntualmente rispondo che si tratta di pura fantasia. La canzone si distingue sia per melodia e sia per le parole che arrivano direttamente al cuore. Si tratta di una di quelle storie d’amore che tutti vorremmo vivere almeno una volta nella vita, una storia d’amore che ha dentro di sé una forza  spirituale che va oltre la realtà, un amore che non conosce barriere: insomma, una storia senza ostacoli, senza nuvole appunto.”