FORINO: Enigmatico futuro politico rimpiangendo i fasti di un tempo

FORINO: Enigmatico futuro politico rimpiangendo i fasti di un tempo

Partiamo da molto lontano per capire il presente, e forse anche il futuro politico locale. Erano i principi del 1900, quando grandi famiglie nobili si contendevano a suon di sana politica, la poltrona di Primo Cittadino, del Comune di Forino terra dai rinomati ed augusti fasti storici. Allora, ambire ad un ruolo così eccelso, era motivo di orgoglio, ma anche dimostrazione di attaccamento alle proprie origini alla propria terra, in questi tempi moderni solo motivo di problemi e forse di disonore.

Ben si connotano a questo ruolo figure encomiabili quali il mai dimenticato Don Alfonso Parise, il Dott,re Giuseppe Sirignano e perché no il caro Don Alfonso Lanzetta solo per citarne alcuni e mai per mancanza di memoria in confronto di altri sulla stessa misura. Anche a livello nazionale Forino splendeva di grande luce propria ; come non dimenticare la figura dell’eccellentissimo Avv.to Nicola Picella Segretario Generale della Presidenza della Repubblica Italiana. Poi dopo ben novanta anni di iridato splendore il lento ed inesorabile , intorno la metà degli anni 90 del 1900 il  declino socio politico di un Comune da sempre tra i più all’avanguardia della provincia. Sciatterie umane che hanno coinvolto tante delle varie amministrazioni che si sono succedute , che hanno fatto regredire anzicchè progredire un paese in un periodo di progresso.

Gli ultimi marciapiedi aggiustati anni 90, le ultime condutture idriche rinnovate fine anni 90, sicurezza degli edifici scolastici che non si capisce a che anno siano rimasti. Struttura polivalente morta anzi sepolta dagli anni 2000 quando si tento di creare un palazzetto dello sport solo esempio vivente di spreco di denaro pubblico. Metanizzazione del territorio, fatta per il centro paese ma escluse le frazioni Celzi e Petruro. Allagamenti alla frazione Celzi rimasto alla notte dei tempi, con lavori fatti e terminati alla carlona con spreco solo di denaro pubblico. Mancanza di un teatro o di un cinema locale dove da tante altre parti d’Irpinia e d’Itali è il pane per la crescita culturale locale. Proprio la crescita culturale locale lasciata solo alla buona mercè di qualche pia associazione culturale locale con manifestazioni ludico e di spettacolo, e dunque conseguente mancanza di organi di rappresentanza giovani come Forum dei giovani , consiglio comunale dei ragazzi, per dirne alcuna, per non parlare poi della biblioteca Comunale in altri tempi attiva e che da cinque anni ormai esistente solo sulla carta . Trasporti pubblici deficitari soprattutto nei giorni festivi di sabato e domenica quando dopo le 17.00 di sera a vederne qualcuno è come avere l’acqua nel deserto, Per non parlare delle pensiline dove gli studenti attendono il pullman meglio il colabrodo che le stesse. Meglio fermarsi per non continuare ad infierire. L’unica speranza che il buon Dio possa donare alla terra dei sette colli amministratori nuovi, degni già solo di rappresentare con fierezza la gente locale  e non i soliti noti che agendo anche di traverso e con altri ruoli nella faccenda pubblica hanno solo arrecato sottosviluppo ed arretratezza , o solo coltivato interessi di pochi e non di tanti . Se in venticinque anni guardi Forino , ti viene in mente solo la ristrutturazione del Palazzo Caracciolo. Chissà se per una comunità che comunque paga lautamente i tributi locali possa davvero bastare! Daniele Biondi