BAIANO. “MU/TE, il silenzio creativo”, intervista al regista Franco Scotto che ci ha raccontato tutto della rassegna in programma al teatro Colosseo

BAIANO. MU/TE, il silenzio creativo, intervista al regista Franco Scotto che ci ha raccontato tutto della rassegna in programma al teatro Colosseo

BAIANO. MU/TE, il silenzio creativo, intervista al regista Franco Scotto che ci ha raccontato tutto della rassegna in programma al teatro Colosseo
Il regista Franco Scotto

Abbiamo intervistato il regista Franco Scotto in vista della rassegna  di Sabato 11 e Domenica 12 in programma al teatro Colosseo di Baiano.
Cos’è MU/TE?  Il silenzio creativo. Le ragioni per restare è una rassegna, un contenitore artistico e socio-culturale, alla sua 1ª Edizione, promosso dall’Associazione musicale INSIDE e dalla Cooperativa Proteatro, due realtà artistiche operanti in Campania, in special modo a
Baiano (AV), in un territorio di cerniera che lega due province: quella di Avellino e quella di Napoli.
Come nasce MU/TE? Il silenzio creativo. Le ragioni per restare nasce dalla voglia di aprire un confronto ampio su quello che oggi sta accadendo al Sud: viviamo in un periodo in cui gran parte dei giovani decidono di andarsene, sono “costretti” ad andarsene, per trovare lavoro; ma di ciò non si parla o si parla poco. Quasi tutti i componenti di Proteatro e dell’Associazione Inside sono giovani laureati. Tutti abbiamo scommesso sul non andarcene, sul vivere al Sud e sul vivere facendo professioni inerenti all’arte teatrale e musicale.

Una sfida, certo. Ma qual’è il senso di questa sfida? Il silenzio creativo. Le ragioni per restare cerca risposte soprattutto a questa domanda e lo fa attraverso l’arte, attraverso la presentazione di libri, la realizzazione di workshop, attraverso incontri/confronti con imprenditori ed operatori del settore turistico/museale che hanno deciso di investire al Sud ed in special modo in Campania.MU/TE. Il silenzio creativo. Le ragioni per restare è, paradossalmente, un grido lanciato al futuro, nel presente. Un grido, forse politico, sicuramente civile, un invito a scoprire, indagare, i perché si resta in una terra che si fa amare, si fa odiare, ma che non si dimentica mai.
Perché l’arte dovrebbe dare risposte a questa domanda? Guardi, oggi gli strumenti di confronti sinceri sono quasi inesistenti. Si ha sempre la percezione di essere presi in giro, che nulla di quello che si dice, delle promesse fatte, sia vero. Viviamo circondati da un flusso continuo di parole che spesso diventano rumori, suoni incomprensibili. L’arte, invece, paradossalmente, è sempre sincera. Ancora oggi basterebbe ascoltare Tammurriata nera, o leggere e vedere rappresentata Napoli milionaria, per comprendere come si vivesse nella Napoli del secondo dopoguerra. L’arte è sincera, sempre, di questo siamo convinti. Ed è da questo presupposto che parte il nostro confronto. Non a caso il primo spettacolo della rassegna è Uscita di Emergenza, di Manlio Santanelli, con regia di Gianni Di Nardo. Un testo quanto mai attuale, ambientato in una palazzina dei Campi Flegrei in un periodo di forte bradisismo, ed interpretato da due attori irpini, Alfonso Grassi e Paolo Capozzo, che, insieme al regista, e con la loro resilienza ultradecennale, finiscono per essere espressione viva e simbolica delle nostre ragioni per restare.
A chi è rivolta la rassegna MU/TE. Il silenzio creativo. Le ragioni per restare? Noi auspichiamo di avere in sala un pubblico giovane, proveniente da tutta la Campania. I temi messi in campo, però, appartengono sia a loro che ai loro genitori, che dovrebbero essere i primi a confrontarsi sul perché quelle che sono state le proprie “ragioni per restare” non appartengano più ai loro figli.
Dove si svolge la Rassegna? A Baiano, nel teatro Colosseo, teatro di proprietà comunale. La manifestazione ha anche il patrocinio dell’Amministrazione di Baiano.
Sabato 11 novembre, quindi, inizia la rassegna, con la messa in scena di Uscita di emergenza di Manlio Santanelli; quali sono gli altri appuntamenti di sabato? Alle 18,00 Elena Martinelli, nel foyer del teatro, presenterà il suo libro W Garibaldi, una storia di formazione ambientata in un Sud indefinito, ma possibile in ogni dove: una bella penna che racconta e ci racconta un mondo che tutti vorremmo migliore, ma che spesso non è come vorremmo. Alle 19,30 il Dott. Michele Amato, come esponente dell’Associazione Avellarte, presenterà il MIA, Museo immersivo e archeologico di Avella, e farà una panoramica delle ricchezze storiche e archeologiche del paese; questo per dimostrare come il turismo possa creare occupazione, se gestito in maniera integrata, creando interconnessioni fra istituzioni, realtà imprenditoriali e cittadinanza. Sempre nel foyer, inoltre, saranno presenti esposizioni di ditte enogastronomiche campane.
Quali sono gli altri appuntamenti della rassegna MU/TE. Il silenzio creativo. Le ragioni per restare? Sarebbe difficile elencare tutte le manifestazioni parallele ad ogni spettacolo, le altre date della rassegna sono fissate per il 13 e 14 gennaio, il 16 ed il 17 marzo, il 20 e 21 ad aprile 2024. A gennaio e a marzo ci saranno produzioni originali rispettivamente di Inside e di Proteatro, si chiude con un concerto a tema ecologico di Antonio Capone e i Bungt e bangt. Grazie

Cronoprogramma
Le date previste per la rassegna sono: 11 e 12 novembre 2023 Paolo Capozzo e Alfonso Grassi in USCITA DI EMERGENZA di Manlio Santanelli
13 e 14 gennaio 2024 Antonio Scafuri in Fuoco ‘e Lava (PRIMA ASSOLUTA)
16 e 17 marzo 2024 Cooperativa PROTEATRO (PRIMA ASSOLUTA)
20 e 21 Aprile 2024 Capone e I BUNGT e BANGT in concerto

BAIANO. MU/TE, il silenzio creativo, intervista al regista Franco Scotto che ci ha raccontato tutto della rassegna in programma al teatro Colosseo