BAIANESE-ALTO CLANIO. La marcia della pace anima e ravviva i territori dell’unione intercomunale.

BAIANESE ALTO CLANIO. La marcia della pace anima e ravviva i territori dell’unione intercomunale.

BAIANESE ALTO CLANIO. La marcia della pace anima e ravviva i territori dell’unione intercomunale.Intensa partecipazione all’iniziativa dell’ Azione Cattolica dei ragazzi, con l’intervento del vescovo di Nola, monsignor Francesco Marino. Il lungo corteo, con raduno a Mugnano del Cardinale nel piazzale antistante la chiesa della madonna del carmine, ha attraversato il territorio, con significative soste di meditazione e preghiera a Sirignano, Baiano e Sperone, con tappa finale ad Avella. Sul rapporto tra vangelo e pace riflessioni del padre missionario don Ciro Biondi.

di Gianni Amodeo  Fotoservizio di Gennaro Casoria (Il corteo in piazza Santo Stefano, a Baiano)

BAIANESE ALTO CLANIO. La marcia della pace anima e ravviva i territori dell’unione intercomunale.La Croce è l’Albero della vita. La Croce è il simbolo della Pace. Ed è tanto stretto il legame tra i valori professati Vangelo, quando sono realmente vissuti, e i valori della Pace, quando sono concretamente attuati, da rendere consustanziali gli uni e gli altri, in un processo di virtuosa riversibilità, che esalta e promuove nella sfera personale la dignità degli uomini e nella sfera pubblica la civiltà della coesistenza tra i popoli, nella Libertà e nella Gioia del vivere. La Pace è il cardine della vita e non certo la guerra, che si alimenta di odi, atrocità e violenze di ogni genere, per connotarsi della perversa volontà di sopraffazione e dominio sugli altri, in una spirale senza fine. E ancora: la Pace coincide con il regno di Dio e con l’umanità conciliata con se stessa.

BAIANESE ALTO CLANIO. La marcia della pace anima e ravviva i territori dell’unione intercomunale.Sono stati i temi di riflessione, sviluppati a piazza Convento, ad Avella, in rapida ed efficace sequenza da don Ciro Biondi, Padre missionario, nel porre il sigillo finale alla Marcia della Pace che ha attraversato ed animato con insolita e rilevante intensità emotiva i territori dell’Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio. Erano temi, che il Padre missionario focalizzava alla luce delle esperienze, che ha maturato nell’ambito del rapporto sia con padre Arturo D’Onofrio, l’Apostolo dei giovani e fondatore della Piccola opera della Redenzione, valida e forte testimonianza della Chiesa locale nella pratica attuazione degli umanitari principi cristiani, sia a Piazzolla di Nola, quando sul territorio dell’intera area era capillarmente segnato dai poteri della violenza esercitati dai clan camorristici dei Cutolo, degli Alfieri e dei Russo dominanti tra gli anni ’70 e ’90, protesi nella folle corsa all’arricchimento materiale attraverso l’uso della forza e della violenza assassina. E poi flash sull’attività missionaria non solo nella Cina, in cui nel giugno del 1989 si consumò in piazza Tienamen, a Pechino, la dura e feroce repressione dei giovani studenti mobilitati contro la tirannia imperialista del governo comunista, ma anche in Birmania e attualmente nella Nuova Guinea. Percorsi fatti da don Ciro Biondi, tutti convergenti verso le ragioni e il primato della Pace, che interpella quanti si riconoscono nel Vangelo, i cui principi- evidenziava- propugnano e rivendicano il “cambiamento del mondo”.

BAIANESE ALTO CLANIO. La marcia della pace anima e ravviva i territori dell’unione intercomunale.E proprio il profilo del “cambiamento del mondo” è stato l’elemento di riflessione, con il quale don Ciro Biondi ha richiamato il senso del “di più” e dell’” impegno straordinario”, che i cristiani sono chiamati a profondere nella quotidianità, per costruire la Pace nella propria mente e nei propri cuori, per poterne essere promotori affidabili e credibili. Una dimensione di senso, che il vescovo di Nola, monsignor Francesco Marino, accolto dal sindaco Nicola Bianco, aveva delineato nella Chiesa della Madonna del Carmine, a Mugnano del Cardinale, nel dare avvio alla Marcia della Pace. Un messaggio, con cui il presule ha sottolineato come la Pace costituisce “un grido che parte dall’ordinario della vita e che diventa grido di giustizia, guardando agli scenari di guerra sparsi nel mondo che fanno il maggior numero di vittime tra bambini, donne e anziani”. Ed aveva aggiunto: “Dai più piccoli arrivano segnali forti agli adulti: sono i figli a chiedere Pace agli adulti. Pace nei cuori, nelle case, nelle piazze”.

LE PIAZZE DELLA MARCIA

BAIANESE ALTO CLANIO. La marcia della pace anima e ravviva i territori dell’unione intercomunale.Non meno di mille, e forse più, sono stati i giovani e i giovanissimi, i genitori e gli adulti che hanno formato il lungo corteo che si è mosso dal piazzale antistante la Chiesa della Madonna del Carmine, a Mugnano del Cardinale, animando il territorio in modo insolito ed originale. Un corteo intessuto di cori e bandiere multicolori, che ha attraversato l’itinerario programmato nel pieno rispetto dei tempi previsti, costituendo anche la plastica rappresentazione testimoniale di quella ch’è – o dovrebbe essere-la Città aggregante dell’attuale Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio; rappresentazione tanto più significativa e qualificante, perché espressa da gente comune e soprattutto da giovani e giovanissimi.

BAIANESE ALTO CLANIO. La marcia della pace anima e ravviva i territori dell’unione intercomunale.E con le centinaia di mani che reggevano la striscione espressivo dell’iridato Arcobaleno della Pace nel cuore del corteo, la Marcia ha vissuto importanti fasi a piazza Municipio, a Sirignano, in piazza Santo Stefano, a Baiano e nel piazzale dell’Ufficio postale, a Sperone, e a proprio a piazza Convento, ad Avella, con gli onori di ospitalità resi dalle delegazioni delle rispettive delegazioni municipali, guidati dai sindaci Raffaele Colucci, Enrico Montanaro, Marco Santo Alaia e dall’assessore Agostino Vitale in rappresentanza di Domenico Biancardi.

BAIANESE ALTO CLANIO. La marcia della pace anima e ravviva i territori dell’unione intercomunale.Sono state le “Piazze” dei giovani e dei giovanissimi, ragazzi e ragazze che hanno illustrato il significato della Marcia, alla luce delle visioni del Concilio Vaticano II sulle tracce del pensiero di Giovanni XXIII e di Paolo VI, in particolare, leggendo e commentando brani e testi del Vangelo e di autori le cui opere sono ispirate dai valori della Pace che si vivono e costruiscono nell’interiorità spirituale e del pensiero, per proiettarli nel vivere di ogni giorno. Momenti di cultura sociale viva e partecipata, con lo sfondo di canti e cori.BAIANESE ALTO CLANIO. La marcia della pace anima e ravviva i territori dell’unione intercomunale.BAIANESE ALTO CLANIO. La marcia della pace anima e ravviva i territori dell’unione intercomunale.BAIANESE ALTO CLANIO. La marcia della pace anima e ravviva i territori dell’unione intercomunale.BAIANESE ALTO CLANIO. La marcia della pace anima e ravviva i territori dell’unione intercomunale.