Flumeri, non si ferma il degrado ambientale in Valle Ufita.

Flumeri, non si ferma  il degrado ambientale in Valle Ufita.

La Valle Ufita, su cui si affacciano numerosi paesi, è stata una terra di grandi trasformazioni come l’area industriale ASI degli anni 70 e l’insediamento PIP più recente.

Oltre a quanto già esistente in Valle Ufita, nuove e future infrastrutture si prevedono ancora, come il collegamento dell’area alla prevista stazione Hirpinia, della costruenda ferrovia di  Alta Capacità – Napoli / Bari.  Ma, una parte di Valle Ufita è anche dimenticata, come  il lato est del fiume Ufita che scorre in territorio di Flumeri e oltre, dove si incontrano infatti aree abbandonate al degrado e da anni in attesa di essere bonificate.

Non è bastata, la grande piena del  fiume Ufita dei giorni scorsi a ripulire l’alveo e le sponde da materiali vari, ma è continuato invece, lo sversamento recente di immondizia da parte di cittadini, nonostante il servizio di raccolta  porta a porta , che si fa ormai da anni in tutti i paesi del circondario, con incluso le case di campagna.

La strada in terra battuta, che costeggia il lato est del fiume, si può percorere solo a piedi o con macchine fuori strada. Percorrendola ieri 28 gennaio, abbiamo notato in vari punti  non solo  immondizia abbandonata di recente, ma anche in quella che giace li da anni come : damigiane di vetro e bottiglie, polistirolo , bidoni e sacchi di plastica, gomme di macchine e camion interrate,  poltrone in vinilpelle, tutto materiale non degradabile naturalmente e che invece andrebbe portato in siti preposti.

Inoltre, si notano alberi del demanio in vari punti tagliati di recente per fare legna. Un vasto campo arato trattato con diserbante, che partendo dalla strada interpoderale a servizio dei pozzi del Consorzio di Bonifica dell’ Ufita, raggiunge la sponda del fiume.

E per finire, abbiamo notato lo sversamento di acque saponate provenienti dal depuratore ASI, che si univano alla piena ancora in atto, del fiume Ufita. La confluenza è un’area quasi inaccessibile a causa di siepi e cespugli di spine, per cui non controllabile ad occhio umano.

Tutti parlano di ambiente, ma solo a parole, perchè  nei fatti , tutti fanno finta di non vedere. E invece, un giro di perlustrazione lungo la sponda est del fiume Ufita, andrebbe fatto dalle autorità competenti.

Carmine Martino

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