Calitri (AV), incontro con i Sindaci della Città dell’Alta Irpinia. Difficoltà delle aree interne: come il volontariato può essere d’aiuto

Calitri (AV), incontro con i Sindaci della Città dell’Alta Irpinia. Difficoltà delle aree interne: come il volontariato può essere d’aiuto

 Difficoltà delle aree interne: come il volontariato può essere d’aiuto

Si è svolto ieri pomeriggio, presso la Casa della Musica della splendida cittadina di Calitri, un interessante e franco confronto, tra i rappresentanti delle istituzioni dei paesi dell’ Alta Irpinia e il volontariato. L’incontro, è stata una sinergia tra Città dell’ Alta Irpinia, il CSV Irpinia Sannio ETS e l’ Amministrazione Comunale di Calitri, sul tema “ Difficoltà delle aree interne: come il volontariato può essere d’aiuto “.

Vi hanno preso parte; Michele Di Maio, Sindaco di Calitri; Maria Cristina Aceto, Direttore CSV Irpinia Sannio ETS; Rosanna Repole, Presidente Città dell’Alta Irpinia; Raffele Amore, Presidente CSV Irpinia Sannio ETS.

In sala, abbiamo anche notato: Antonio Vella, Sindaco Monteverde; Raffaele Cantarella, Sindaco di Conza della Campania; Pasquale Orlando, Consigliere CSV Irpinia Sannio; Antonietta Raduazzo, Consigliere CSV Irpinia Sannio e Don Rino Morra, Parroco di Bisaccia.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Di Maio, si è parlato, sulla necessità del lavoro di rete, tra volontariato e comuni insieme per idee e azioni di sviluppo delle aree interne. Aceto “ questo non è un convegno unidirezionale, ma vuole sentire i volontari con proposte per fare rete, tra associazioni diverse del territorio  e istituzioni locali “; Repole “ i problemi dell’ Alta Irpinia sono molti: in primis lo spopolamento, poi, i trasporti per gli studenti, servono pìù medici perché le strutture sanitarie ci sono, serve il Tribunale, servono le Deleghe  per le aree interne, e servono più risorse per progetti per il Terzo Settore, non bastano i 300,000 euro  per un progetto finanziato “. Ha concluso i lavori Amore, con un lungo ed articolato intervento proprio sulle risorse. E, ad una domanda ha così risposto: Presidente si parla di difficoltà delle aree interne, quale potrebbe essere la strategia da mettere in campo, e per il ruolo e le difficoltà che incontra il volontariato? ” sicuramente c’è bisogno di un campo di paradigma rispetto a come programmiamo le risorse per le nostre aree interne. Dobbiamo partire dall’assumerci delle responsabilità, mi rendo conto che è difficile per noi il mondo del volontariato, ma soprattutto più difficile per le istituzioni, assumersi la responsabilità di aver fatto male fino a questo momento. Dobbiamo cambiare il paradigma, dobbiamo cambiare il modo di come programmare le risorse e dobbiamo iniziare a programmare con degli obiettivi chiari e tenendo ai tavoli di programmazione gli attori di queste aree. Non possiamo pensare di programmarli vicino a dei caminetti, dove gli attori di queste aree sono esclusi, perché poi quegli attori perderanno la fiducia e abbandoneranno queste aree. Quando parlo di attori, parlo dei giovani, al mondo del volontariato, agli imprenditori e alle istituzioni, che devono animare questi tavoli di concertazione, tra i vari attori del territorio “.

A margine del convegno, abbiamo posto una domanda ad Antonio Vella – Sindaco di Monteverde; Lei è il Sindaco del paese più periferico dell’Alta Irpinia, cosa si aspetta da questo incontro, tra volontariato e istituzioni? “ noi siamo convinti che il volontariato è una delle forme più nobile dell’essere umano. Dobbiamo però evitare, che le forme del volontariato diventino per certi versi quasi la tolleranza, rispetto a non far invece il volontariato. Quindi, ben venga il volontariato, ma che si costruisca l’idea di vivere il territorio, rispetto a quanto si vuole mettere in piedi. Perché, se si mette in piedi questa operazione, avrebbe senso. Se invece facciamo solo azioni sporadiche, diventa anche difficile. Io penso, che il volontariato lo debba fare con un lavoro concreto e reale come quelli, che prendono lo stipendio come me. Io debbo fare il volontario, gli altri debbono fare il volontario, ma retribuito. Perché, solo la retribuzione fa crescere le persone, qualifica le competenze e valorizza le potenzialità “.

Quindi, da quanto abbiamo potuto notare nel corso del dibattito, gli interventi succedutisi, hanno manifestato opinioni diverse, sia nei contenuti, che nella strategia di risolvere i problemi delle aree interne. Molta volontà, molto pragmatismo, perché alla base di tutto mancano risorse necessarie, per affrontare le varie problematiche. Ma, anche il pensiero espresso dal Sindaco di Monteverde, ha una sua logica di base.

A conclusione dell’incontro, è stato consegnato un riconoscimento alla giovane Giulia di Cairano, nominata    “ Alfiere della repubblica “  dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per la maturità e la competenza con cui ha messo la sua passione per la scrittura a servizio dei grandi temi sociali.

Carmine Martino

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