Nella mattinata odierna, militari del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di finanza di Avellino hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Avellino – su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di 6 persone in ordine ai reati ex artt. 110-353 c.p., 110-479-476 c.p. e 110-356 c.p.. In particolare, un funzionario dell’Ente Provincia di Avellino è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, mentre per altri cinque soggetti (tutti legali rappresentanti, o dirigenti di imprese edili) sono state disposte, in modo diversificato: – la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza cumulativamente al divieto temporaneo per mesi dodici di esercitare le attività inerenti agli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese; – la misura del divieto di dimora nella città di Avellino unitamente al divieto temporaneo per mesi sei di esercitare le attività inerenti agli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese; – la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza; – due misure del divieto temporaneo per mesi sei di esercitare le attività inerenti agli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese.Le complesse indagini, convenzionali e tecniche, sono state svolte dalle Fiamme Gialle lungo due direttrici. Un primo filone di indagine, avente ad oggetto i reati di turbata libertà degli incanti di cui all’ art. 353 c.p., ha portato alla luce collusioni ed illeciti accordi tra imprese (anche con la preventiva scelta “a tavolino” del vincitore della gara) sulle percentuali di ribasso per consentire l’aggiudicazione dell’affidamento di appalti di gare pubbliche indette dalla Provincia di Avellino e dalla Comunità Montana “Partenio/Valle di Lauro” per un valore complessivo di oltre 400.000 euro. Altro significativo filone investigativo ha, poi, consentito di accertare un giro di frode nella pubbliche forniture (art. 356 c.p.) per mezzo della redazione di false attestazioni e contabilizzazioni ad opera di un funzionario tecnico, responsabile per l’edilizia scolastica, dell’Ente Provincia di Avellino. In particolare, i legali rappresentanti delle imprese coinvolti nella vicenda, avvalendosi dei falsi in atto pubblico del predetto funzionario in ordine allo stato dei lavori, hanno fatto risultare come effettivamente fornite opere e cose in realtà mai realizzate e messe a disposizione in relazione a lavori di adeguamento, manutenzione (straordinaria e ordinaria) e costruzione di strutture ad uso scolastico della Provincia di Avellino.