
- Andrea Siniscalchi
Oggi, sabato 30 maggio, all’ultimo piano della galleria “Le Pendici” di Ercolano (Napoli) apre “Acquerello“, il primo esempio di ristorante anti – Covid in Italia, una location con vista sulla skyline vesuviana, ambienti dal design contemporaneo, reso unico da elementi d’impatto, pezzi d’arredo caratteristici e materie prime singolari: legni, cristalli, tessuti, quadri provenienti da tutta Italia ed un menù creato per sublimare attraverso l’alta cucina prodotti e produttori locali, in ottemperanza ai protocolli vigenti, oltre un pop-up restaurant all’aperto con tavoli spaziosi, tutti rigorosamente “vista Vesuvio”.


Organizzazione del personale e degli ambienti perfettamente in linea con le regole dei protocolli anti-Covid nazionali e regionali. Al bando i divisori in plexiglass, sì ad un’adeguata distanza tra i tavoli e tra le sedute (ulteriormente chiarita da una segnaletica orizzontale a pavimento). Menù consultabili online tramite scansione di un QR-Code sul proprio cellulare, oppure attraverso tablet che vengono igienizzati dopo ogni utilizzo, raccolta digitale dei dati dei clienti (che vengono conservati per 14 giorni) e misurazione della loro temperatura corporea. Personale di sala sempre presente ma dotato di tutti i dispositivi e formato in fatto di distanze e di tempi per minimizzare i contatti con i clienti. Lo stesso personale viene sottoposto alla misurazione della temperatura corporea ed ogni giorno firma un documento attraverso il quale dichiara di aver correttamente igienizzato le mani prima dell’ingresso al locale.

La famiglia Irollo ha pensato ad “Acquerello” come un polo animato da una grande comunità unita dalla cultura e dalla volontà di valorizzare la ricchezza delle eccellenze artigiane campane e italiane. Stefano, Luigi e il loro papà, soci nell’impresa, hanno voluto trasferire la ricchezza della cultura artigianale campana e italiana sia nel décor, sia nella proposta gastronomica di fascia alta. “La cucina e l’ospitalità hanno il ruolo fondamentale di promotrici del buon vivere e della coesione sociale, temi più che mai attuali per la ripresa del nostro Paese – spiegano i fratelli Irollo. Ci auguriamo che tra gli insegnamenti che possiamo trarre da questa delicata esperienza che stiamo vivendo ci sia anche un nuovo approccio all’alimentazione, più consapevole e rispettoso del territorio ed, in generale, della natura“.

A capo della brigata di cucina c’è lo chef Antonio Borrelli, che predilige i prodotti italiani e stagionali, soprattutto campani, ricchi di cromatica bellezza e gusto.
“Rinascere attraverso la cucina e recuperare l’heritage del territorio sono gli spunti dai quali sono partito per creare il menù di Acquerello – spiega lo chef Antonio Borrelli -. Esso varierà in base ai prodotti locali disponibili. Collaboriamo con i produttori della zona per dare massimo sostegno alla filiera ed abbattere gli sprechi. In quest’ottica alcune portate saranno arricchite da un pairing speciale: non solo vini, ma anche soft e long drink prodotti con materie prime locali creati dal bar manager Elpidio Dell’Aversano“.