Polveri sottili in Campania a Capodanno, com’è andata a inizio 2022

Polveri sottili in Campania a Capodanno, com’è andata a inizio 2022

Il 1 gennaio 2022 la rete di monitoraggio della qualità dell’aria gestita dall’Arpa Campania ha rilevato numerosi superamenti del limite di legge giornaliero per le polveri sottili PM10, diffusi in gran parte del territorio regionale e in particolare nell’agglomerato urbano Napoli-Caserta. Gli andamenti delle concentrazioni orarie di PM10, con evidenti picchi nelle prime ore dell’anno, rappresentano che anche quest’anno è ravvisabile un significativo impatto dei cosiddetti “botti di Capodanno” sulle concentrazioni di polveri sottili, anche se la relazione tra l’utilizzo di articoli pirotecnici nella notte di San Silvestro e le concentrazioni di PM10 riscontrate dipende fortemente dalle condizioni meteo, variabili di anno in anno.

I grafici 1 e 2 illustrano l’andamento orario delle concentrazioni del PM10 nelle giornate del 31 dicembre e del 1 gennaio a Napoli, nel triennio 2020-2022, nelle stazioni di via Argine e di via Epomeo. Polveri sottili in Campania a Capodanno, com’è andata a inizio 2022

1. Andamento delle concentrazioni orarie di PM10 misurate dalla stazione di Napoli-Via Epomeo dal 31 dicembre al 2 gennaio (Capodanno 2020, Capodanno 2021, Capodanno 2022)
Polveri sottili in Campania a Capodanno, com’è andata a inizio 2022
2. Andamento delle concentrazioni orarie di PM10 misurate dalla stazione di Napoli-Via Argine dal 31 dicembre al 2 gennaio (Capodanno 2020, Capodanno 2021, Capodanno 2022)

Si può osservare che i picchi orari di concentrazione di polveri sottili a partire dalla mezzanotte di Capodanno mostrano andamenti paragonabili a quelli degli anni precedenti ed anche quelle stazioni che soltanto da quest’anno dispongono di dati orari sulle concentrazioni delle polveri, per le quali dunque non è possibile il confronto con gli andamenti orari degli anni precedenti, confermano andamenti analoghi.
Quest’anno in quasi tutto l’agglomerato Napoli – Caserta e in numerose stazioni del resto della regione si è comunque superato il limite massimo giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo (tabella a seguire), trend continuato anche nella giornata di ieri. Pertanto molte località si trovano così ad aver già realizzato, in soli due giorni, due dei trentacinque superamenti giornalieri che la legge fissa come massimo annuo a tutela della salute.
Polveri sottili in Campania a Capodanno, com’è andata a inizio 2022

Tabella 1. Concentrazioni medie giornaliere di PM10 in Campania il 1 gennaio 2020-2021-2022

Questa situazione risente in modo decisivo delle condizioni meteorologiche, e in particolare dalla marcata stabilità atmosferica con ventilazione debole o assente e condizioni di inversione termica che hanno confinato gli inquinanti nei bassi strati impedendone la dispersione e favorendone invece l’accumulo e la persistenza.
«In occasione del Capodanno 2022», commenta il direttore generale dell’Arpa Campania Stefano Sorvino, «l’Agenzia ambientale della Campania ha lanciato un messaggio per sensibilizzare la cittadinanza sugli effetti deleteri dei botti anche in termini di inquinamento dell’aria, sostenendo dal punto di vista delle proprie competenze i giusti appelli delle autorità istituzionali che ne hanno scoraggiato l’utilizzo anche mediante opportune ordinanze interdittive. Il risultato delle iniziative di sensibilizzazione, che puntano a cambiare gli stili di vita in nome della sostenibilità ambientale, si misura nell’arco di anni: l’indicazione che traiamo da quanto riscontrato è che occorre uno sforzo ulteriore, per evitare l’utilizzo massiccio di articoli pirotecnici concentrato nell’arco di poche ore, perché questa consuetudine – soprattutto quando è associata a condizioni meteo sfavorevoli – fa segnare punti a favore dell’inquinamento atmosferico in una partita che si gioca tutti i giorni dell’anno. Le politiche ambientali si fondano non solo sui divieti e controlli delle autorità pubbliche ma anche sulla responsabilità dei comportamenti individuali e collettivi, sugli stili di vita e sulla coscienza civile di tutta la cittadinanza. Proprio la generalità dei cittadini, in tante occasioni, esprime più che legittimamente l’aspirazione a vivere in un territorio contrassegnato da una buona qualità dell’aria».