AVELLA. Antonio Barba, l’illustre scienziato ricordato in un libro

AVELLA. Antonio Barba, lillustre scienziato ricordato in un libro

AVELLA. ANTONIO BARBA L’ILLUSTRE SCIENZIATO RICORDATO IN UN LIBRO. Questa mattina al Teatro Auditorium Biancardi in presenza degli alunni delle scuole medie di Avella e dello Scoca Isis Baianese-Lauro, il Presidente della Fondazione Avella Città d’Arte Antonio Larizza e il Sindaco Domenico Biancardi hanno presentato il libro dedicato ad Antonio Barba, studioso scienziato avellano dimenticato per molti anni. La pubblicazione del libro è stata patrocinata sia dalla Fondazione Avella Città d’Arte ma anche dall’On. Vincenzo Alaia quando ricopriva il ruolo di consigliere alla provincia tramite la Pro Loco Abella. L’autore Prof. Salvatore De Falco, di certo non lo ha dimenticato e tra Bologna e Napoli ha raccolto delle notizie importanti e degli studi effettuati. L’intervento di De Falco: “Nemmeno i discendenti dei Barba avellani conoscono l’esistenza di Antonio, io credo che non abbia avuto una giusta riconoscenza per due motivi, il primo è il contesto storico e l’altro perchè non è mai stato influenzato dalla politica.” Dopo l’intervento dell’autore sono state le parole del rettore della Federico Secondo Gaetano Manfredi a diffondere la speranza e il coraggio tra i giovani presenti :” La grande forza del mezzogiorno siete voi, dovete credere e studiare senza cercare delle scorciatoie ma seguendo la via maestra come ha fatto Antonio Barba che dal suo piccolo paese Avella è riuscito a farsi valere nel campo scientifico e nella città di Napoli.” Poi il contributo del Prof. Lorenzo De Napoli docente di Chimica alla Federico Secondo:” Lo studioso avellano ha scoperto ancor prima di altri scienziati la riproduzione dei muschi costruendo uno microscopio da solo , inoltre ha perfezionato la teoria di Lavoisier e ha scoperto dei tratti dei neuroni e la loro funzionalità collegata al cervello, qualcosa di straordinario, ovviamente ciò che ha suscitato in particolar modo il mio interesse è stato il suo studio sulla scomposizione dell’acqua. Chiunque di noi, se spinto dalla curiosità, può come ha fatto Barba,farsi valere nel proprio campo però tenendo conto dell’importanza delle pubblicazioni scientifiche e non solo facendo ipotesi o teorie non avallate. ” Dopo gli interventi i saluti finali del sindaco Biancardi e della moderatrice Maietta del “Il Mattino” . (Michele Amato)