La Tosca di Puccini al teatro “Delle Palme”. C’è lo zampino di un avellano

La Tosca di Puccini al teatro Delle Palme. Cè lo zampino di un avellano

La Tosca di Puccini al teatro Delle Palme. Cè lo zampino di un avellanoPer la prima volta in un teatro privato a Napoli (Delle Palme) mette in scena un’opera lirica: la Tosca di Puccini. Tutto ciò grazie soprattutto all’impegno di un irpino, il direttore teatrale Gennaro D’Avanzo, originario di Avella (AV). Unica data è il 13 dicembre 2015

Ecco una breve descrizione dell’opera. Il libretto deriva da La Tosca di Victorien Sardou, il dramma rappresentato per la prima volta il 24 novembre 1887 al Théatre de la Porte-Saint-Martin di Parigi. Fu un successo strepitoso, soprattutto per la magistrale interpretazione della grande Sara Bernhardt nei panni della protagonista. In Italia viene rappresentato per la prima volta a Roma, al Teatro Costanzi, il 14 gennaio 1900. L’idea venne a Giacomo Puccini quando all’inizio del 1889, al Teatro dei Filodrammatici di Milano assistette al dramma. Ne fu molto colpito e chiese all’editore Ricordi di interessarsi ai diritti dell’opera per musicarla. Sardou non oppose un netto rifiuto, ma non ne fu entusiasta. Nel 1893 Ricordi ottenne l’autorizzazione a musicarla, ma lo propose ad Alberto Franchetti, che aveva trionfato con il Cristoforo Colombo nel 1892. Luigi Illica prepara l’abbozzo del libretto, Sardou, in presenza di Ricordi e di Giuseppe Verdi che si trovava a Parigi per la prima francese di Othello, accetta il libretto. Dopo alcuni mesi, Franchetti rinuncia a comporre l’opera. Solo così Ricordi chiama Puccini, che nel 1895 comincia il lavoro sulla Tosca, dopo alcuni mesi dal suo trionfo con Bohème. Puccini chiede aiuto per la stesura del libretto anche a Giuseppe Giacosa, anche se ritenevano il soggetto poco poetico, perché pensavano che il successo del dramma fosse dovuto essenzialmente alla bravura di Sara Bernhardt e non al testo. Nell’ottobre del 1899 l’opera fu completata e il 14 gennaio del 1900 viene rappresentata al Teatro Costanzi di Roma, con il soprano Ariclea Darclée nel ruolo di Tosca, il tenore Emilio De Marchi nei panni di Cavaradossi e il baritono Eugenio Giraldoni nel ruolo di Scarpia. All’inizio una parte della stampa non si allineò con l’opera, in quanto si discostava dalle due precedenti opere di Puccini, ma nel giro di tre anni fu rappresentata nei maggiori teatri lirici del mondo e il suo successo è inossidabile fino ai giorni nostri. Sete di potere, menzogna, amore, cieca gelosia che sfocia nella morte. In Tosca c’è tutta la sequenza degli umori e dei colpi di scena che la rendono l’opera più drammatica di Giacomo Puccini. L’opera sarà diretta dal Maestro Gian Marco Moncalieri, con la Corale Lirica Ambrosiana e l’Orchestra Alessandro Manzoni di Milano, con 30 elementi. Si avvale dell’esperienza di uno dei più grandi scenografi a livello internazionale per la lirica: Attilio Colonnello.