AVELLA. Lettera aperta di un disabile sulle disavventure avute durante una serata spettacolo all’Anfiteatro

AVELLA. Lettera aperta di un disabile sulle disavventure avute durante una serata spettacolo allAnfiteatro

Riceviamo e pubblichiamo

Al sig. Sindaco del Comune di Avella (AV), Avv. Domenico Biancardi

Al Presidente della Fondazione Avella Città d’Arte, Avv. Antonio Larizza

Al Direttore del Gruppo archeologico Avellano “A.Maiuri”, Prof. Pietro Luciano

Al Funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Avella, dott.ssa Ida Gennarelli

Ill.mi Signori,

mi chiamo Giovanni De Luca, sono un ragazzo disabile costretto su una sedia a rotelle dalla nascita, Vi scrivo per segnalarVI  e denunciare una situazione incresciosa accadutami la sera del 28 luglio 2014, quando mi sono recato ad Avella (AV)  presso l’Anfiteatro Romano per assistere allo spettacolo in cui si sono esibiti  il comico di Made in Sud Nello Iorio e Simone Schettino.

A distanza di quasi un mese  ricordo ancora quella brutta serata,  e penso non solo alle difficoltà che ho dovuto affrontare per raggiungere il centro dell’arena, possibile solo grazie all’aiuto di alcune persone  che mi hanno aiutato sollevandomi con tutta la carrozzina, ma anche dell’imbarazzo che ho  provato nei confronti  di tutta quella  gente che si trovava lì per assistere allo spettacolo.  Non è giusto!!!

Per  carità non ho nulla da dire contro questo tipo di manifestazioni e solo, grazie a questi eventi, che la cittadina avellana sta facendo conoscere le sue bellezze  a persone che non ne sapevano neppure  l’esistenza, ma mi risulta strano ( o forse solo incapacità) che nella preparazione di questi avvenimenti, che comunque muovono migliaia di spettatori non si sia mai pensato che tra quest’ultimi potessero esserci persone diversamente abili con tutte le loro difficoltà.

Al fine di essere compatibile per un evento dello spettacolo, un sito archeologico deve essere raggiungibile, accessibile e sicuro. Indispensabile è la predisposizione di percorsi per agevolare  la percorribilità  non solo a persone che, come me  sono costrette ( non per  nostra scelta !!!) a vivere su una sedia a rotelle ma anche  da parte di persone con una  ridotta capacità motoria, per fare un esempio penso alle persone anziane. Secondo voi un percorso realizzato per la gran parte in ghiaia con un piccolo tratto in sterrato è un percorso accessibile e conforme alle normative vigenti??? Credo proprio di no !!! Per non parlare delle gradinate…!!!

Non ci vuole poi  tanto, basta adottare solo alcuni piccoli  accorgimenti come il rullaggio e la compattazione del fondo esistente, il livellamento delle sconnessioni e la stabilizzazione del manto d’usura, la predisposizione  di  pavimentazioni lisce. Tutti i siti possiedono dei percorsi accessibili per i disabili per il principio universalmente riconosciuto che le bellezze naturali e culturali devono essere messe nelle condizioni di essere ammirate da tutti, non  capisco perché qui  questo principio non dovrebbe trovare applicazione. Chiedo scusa se vi ho rubato qualche minuto ma spero solo che questo mio sfogo serva a  diffondere l’idea di pensare anche alle persone  che come  me hanno problemi di disabilità,dandoci almeno la sensazione di vivere una vita “quasi normale. Grazie!!!

Giovanni  De Luca