AVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTO

AVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTO

di Alessia Conte

Come tanto tempo fa, ogni anno il 23 agosto, i Battenti di San Pellegrino Martire sono pronti per il loro pellegrinaggio ad Altavilla Irpina, che si concluderà “pe furastier” il giorno seguente, per l’appunto il 24. Ieri dopo la celebrazione della Santa Messa e la tradizionale  benedizione i devoti hanno sfilato per Avella e sono partiti a piedi verso il paese Irpino. Arrivati alle ore 7.30 di stamattina alla “cuparella” i pellegrini sono stati accolti da altri fedeli che si sono uniti a loro per il cammino verso il Santuario dove giacciono le reliquie del Martire. Durante il tragitto i “miracolati” e non a piedi scalzi hanno rinnovato il voto al loro Santo Protettore.

 In quella che vuole essere una semplice commemorazione della storia che ci “lega” è doveroso ringraziare il capo battente e il suo vice, solitamente i più anziani della squadra – di ogni fazione-  che con costanza , amore, passione, devozione e lealtà tengono uniti i devoti in questi due giorni particolari di agosto.

E’ stato creato un gruppo su facebook Battenti San Pellegrino (Avella) dove chiunque voglia può fare domanda di iscrizione. La finalità dello stesso  è creare una piccola comunità nella quale scambiare foto, video ed idee che scindono dalle vecchie beghe e dicerie. E’ possibile riproporre mediante testimonianze la storia di una tradizione amata da molti avellani che si sta perdendo nel corso degli anni.

Ad Avella i Battenti hanno origini molto antiche, di seguito è riportata la storia dei “fujentes” sapientemente citata più volte dal noto prof. Nicola Montanile.

NARRATRICE

Era l’anno 1943, del dì 8 settembre, periodo della Seconda Guerra Mondiale, quando, improvvisamente, gli abitanti del rione Cortalupini, Casa Briante e Casagnotta, sentirono il suono della campana della Chiesa della Madonna delle Grazie; un suono che destò non pochi dubbi e curiosità, perché continuo e forte e, per giunta, ad un orario fuori del normale.

FEDELI

Perché sta suonando la Campana a questa ora insolita? Cosa sarà successo? Qualche altra brutta notizia dal Fronte? Corriamo in Chiesa”. Queste furono le domande che la gente del posto si poneva continuamente.

NARRATRICE

Dalla piazzetta sterrata si precipitarono subito in Chiesa, dove li attendeva il parroco, nonché poeta e scrittore, don Giuseppe Bifulco, il quale ricolmo di gioia, felicità e serenità, pronunciava dall’altare queste parole “Oggi è una giornata importante e storica, la Madonna ha chiamato i suoi figli. E’ finita la guerra”.

NARRATORE

Commozione, pianti di gioia e festanti discussioni caratterizzarono il momento. Tutti si misero a pregare, per ringraziare la Madonna per la cessata guerra, a cui Avella già aveva dato ben 41 persone nel primo conflitto del 1915 – 1918.

NARRATRICE

Allora il signor Francesco Ciriaco, detto “ ’O’ uttaianese”, rivolto ai numerosi presenti disse “ Perché non creiamo l’Associazione Battenti, per ricordare, ogni anno questo fausto evento e ringraziare, quindi, la Madonna delle Case Nove?”

NARRATORE

Tutti accolsero la proposta ed indicarono proprio nel Ciriaco, la persona per rendere concreta tale iniziativa, acclamandolo Presidente. Ma lui rispose “Sono già impegnato con i Battenti di Mugnano del Cardinale, però, sono convinto che degno rappresentante è l’amico e cognato Arturo Vetrano”.

NARRATRICE

‘O Chiapparello”, folclore avellano, subito accettò l’incarico e aggiunse “Facciamo una commissione e giriamo per il paese a chiedere uno spontaneo contributo , per avere una Bandiera, simbolo di profonda fede e di grazia ricevuta”.

NARRATORE

Ma il problema venne subito risolto, poiché l’avellano Antonio D’Avanzo alias ” ‘O paglioccolo”, spontaneamente, si fece avanti dicendo “Offro la totale somma di denaro, evitando così di perder altro tempo”.

NARRATRICE

Il gesto venne molto apprezzato dai componenti della Commissione ed accettarono ad una sola condizione “La tua prodigalità deve essere riconosciuta e premiata, per cui abbiano deciso che tua figlia faccia da madrina alla Bandiera”.

NARRATORE

E’ così la figlia Antonietta, oggi Vedova Giove, divenne la prima madrina della bandiera, le cui misure erano cm 66 di larghezza per 59 di altezza, con al centro l’immagine della Madonna delle Grazie, la data 1945 e l’omonima dicitura.

NARRATRICE

Di comune accordo “Per tradizione, oggi 8 Settembre 1945, lunedì in Albis, Noi  Battenti avellani facciamo la nostra prima uscita ufficiale per onorare la nostra cara madre Santissima”.

NARRATORE

Da allora, 74 anni sono trascorsi, ma i Battenti avellani esistono ancora ed imperterriti mantengono il loro impegno di fede. Ai vecchi subentrano i giovani seguiti dai bambini. Inoltre, il compianto sacerdote don Salvatore Napolitano, parroco della Chiesa di S. Pietro Apostolo, puntualmente, ogni 23 agosto, impartiva la benedizione ai Battenti e al tosello, prima della partenza per Altavilla Irpino, per omaggiare a S. Pellegrino Martire.

AVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTOAVELLA: La tradizione dei Battenti di San Pellegrino Martire. FOTO