“La Notte dei Falò”, a Nusco dal 19 al 21 gennaio un viaggio tra i sapori della tradizione popolare

La Notte dei Falò, a Nusco dal 19 al 21 gennaio un viaggio tra i sapori della tradizione popolare

Il sindaco Iuliano: “L’evento si lega allo sviluppo e alla promozione del territorio al fine di preservare i valori identitari e culturali che contribuiscono a rafforzare la genuinità e la tipicità di Nusco”

Dal 19 al 21 gennaio 2024, nel cuore antico del meraviglioso borgo irpino di Nusco, in provincia di Avellino, va in scena la rassegna, considerata tra gli eventi folkloristici e culturali più affascinanti del Mezzogiorno d’Italia.

Tre giornate in cui il Centro Storico si illumina del crepitio del fuoco dando forma ad un’atmosfera magica che è narrazione esemplare degli antichi riti contadini in onore di Sant’Antonio Abate.

La Notte dei Falò, a Nusco dal 19 al 21 gennaio un viaggio tra i sapori della tradizione popolareL’iniziativa rientra nel percorso turistico riconosciuto come meritevole dalla Regione Campania “La Notte della focalenzia: viaggio tra i sapori irpini” nell’ambito del POC CAMPANIA 2014-2020.

Nusco, insieme ad altri 5 comuni – Castelfranci, San Nicola Baronia, S.Angelo a Scala, Montefredane e Contrada – prende così parte ad un meraviglioso viaggio alla scoperta del territorio attraverso la tradizione del fuoco. Un progetto ideato per diffondere la cultura, i piatti tipici e la storia, attraverso un insieme di eventi musicali, presentazioni, dibattiti culturali, concerti e  degustazioni con i quali si intendono realizzare PERCORSI DI VIAGGIO che porteranno i turisti e i visitatori a scoprire le cantine, la natura e la gastronomia locale.

Nello specifico, con la “Notte dei Falò” il fuoco diventa simbolo di una kermesse che riscalda, unisce e diverte, ma soprattutto si fa interprete della storia di una comunità attenta alla tutela del suo immenso bagaglio culturale.

“Questo è il senso più profondo del rito nuscano – dichiara il sindaco, Antonio Iuliano – una celebrazione che si ripete nel tempo in un’atmosfera di grande convivialità e divertimento nel segno della tradizione popolare e in cui, il sacro e il profano, si mescolano fino a fondersi in un evento che dà lustro alla nostra bellissima Nusco”.

Un tempo, i contadini invocavano sui campi, sul bestiame e sul futuro raccolto, la benedizione di Sant’Antonio, protettore dell’agricoltura e degli animali. In suo onore, in ogni quartiere, si accendeva un falò come rito propiziatorio: le fiamme cacciavano i malefici dell’anno appena trascorso segnando il passaggio dall’oscurità alla luce.

“La nostra comunità è fedele agli antichi riti di una volta, ma al contempo siamo consapevoli dell’importanza di trovare nuove strade che possano suscitare nelle nuove generazioni interesse e curiosità verso gli usi e i costumi di un tempo che fu. É per questo che nasce La Notte dei Falò, la festa del fuoco, il quale nella sua funzione purificatrice e di prosperità è anche elemento proficuo per la valorizzazione del nostro territorio”.

L’accensione dei falò è un rito sparso in tutta Europa, ma la comunità di Nusco ne ha fatto una tradizione propria realizzando una manifestazione di forte impatto culturale che richiama migliaia di visitatori da ogni parte d’Italia.

“Le strutture ricettive sono sold-out e sono tantissimi i pullman in arrivo per partecipare alla Notte dei Falò – aggiunge il primo cittadino – È una tra le feste più antiche d’Irpinia che prevede: spettacoli, musiche folkloristiche, danze itineranti, visite guidate, esibizioni artistiche e l’immancabile promozione e degustazione di prodotti tipici e vini locali”.

Non solo, per tenere viva la memoria locale sarà possibile riscoprire i ‘cunti’, le storie che venivano raccontate alla luce di un camino nelle lunghe notti d’inverno. “Ogni sera, I CUNTI saranno riproposti intorno ai falò e interpretati da artisti locali in abiti d’epoca. Il nostro obiettivo è trasformare il Centro Storico in una grande fiera enogastronomica, artigianale e musicale che si fa testimone della tradizione popolare, con spettacoli e artisti di strada lungo i vicoli del borgo antico. L’evento si lega allo sviluppo di un’attività di promozione territoriale legata alla conservazione di valori identitari e culturali che contribuiscono a rafforzare la genuinità e la tipicità del nostro comune, allargando il senso di appartenenza ai migliaia di visitatori che ci faranno visita”.

Al fine di favorire la valorizzazione delle tradizioni, un elemento che contraddistingue l’edizione di quest’anno è il coinvolgimento delle scuole, le quali hanno realizzato uno spot in cui i bambini sono i veri protagonisti. “A tal proposito è stato bandito il “Concorso La Notte dei Falò. La memoria” – conclude Iuliano – che coinvolge le scuole elementari locali al fine di arricchire il programma con attività didattiche dedicate. In occasione della manifestazione si prevede anche l’organizzazione di alcuni laboratori che hanno come scopo ultimo la sensibilizzazione alla conoscenza della propria storia e identità”.

Per permettere ai visitatori di fruire al meglio della manifestazione, il Comune di Nusco ha messo a disposizione una navetta gratuita per raggiungere il cuore dell’evento. Non solo, ogni visitatore potrà usufruire delle visite guidate che si terranno dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00, da venerdì a domenica e prenotabili al numero 3270459937.

Gli stand enogastronomici, invece, apriranno alle 12.30: a stupire gli avventori le ricette e i prodotti tipici locali. Dal 19 al 21 gennaio 2024, i visitatori potranno degustare piatti simbolo della cucina irpina, passeggiando lungo i vicoli di uno dei Borghi più belli d’Italia. A scaldarli ci penseranno le fiamme, ma anche il ritmo della musica, il calore dell’arte e dei gruppi folkloristici itineranti, senza dimenticare la tipica tarantella montemaranese e l’ottimo vino nuscano.

Spazio anche all’approfondimento. Sabato 20 gennaio 2024, alle 17.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Nusco si aprirà un focus su “Innovazione e Tradizione per un Turismo sostenibile nei Borghi” al quale prenderanno parte le Istituzioni locali e regionali con l’obiettivo di rimarcare la valenza turistica per l’indotto economico dei piccoli borghi.

Redazione