BAIANO. Il varo dell’Unione Intercomunale, per andare oltre…..

BAIANO. Il varo dell’Unione Intercomunale, per andare oltre…..

Il forte ed argomentato appello dell’avvocato Domenico Biancardi, sindaco di Avella, a sostegno della promozione e valorizzazione della territorialità. Il professore Giovanni Colucci, presidente dell’Ato e già sindaco di Mugnano del Cardinale, guarda disegna l’obiettivo del Comune unico, quale scelta politica significativa, facendo tesoro dell’esperienza di Montoro, la città della Valle dell’Irno, ricomposta dalla fusione di Montoro Inferiore e Montoro Superiore, in omaggio alla storia e per puntare sul buon governo del territorio.

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BAIANO. Il varo dell’Unione Intercomunale, per andare oltre…..Ancora una volta, è stato lanciato dal sindaco Domenico Biancardi, nel pubblico convegno, svoltosi nel palazzo comunale sulla tematica dei servizi idrici integrati, in vista del riordino degli Ambiti territoriali ottimali, con la legge regionale in itinere; convegno, che ha fatto registrare una larga partecipazione di amministratori e cittadini, gremendo letteralmente l’aula consiliare del palazzo comunale di corso Garibaldi. E’ l’appello, con cui il “primo cittadino” di Avella ha focalizzato la rilevanza dell’attuazione del progetto dell’Unione intercomunale del Baianese e dell’ Alto Clanio, in funzione delle istanze della territorialità e delle opportunità di crescita socio-economica che ne possono derivare – con i connessi, congrui e competenti livelli rappresentanza- nell’interlocuzione diretta sia con la RegioneCampania che con l’Unione europea, non solo per stimolare le attività d’impresa esistenti, favorendone la valorizzazione, ma anche per incentivare gli insediamenti di nuove imprese.

Unprogetto, che si è venuto …rallentando nel giro degli ultimi mesi, dopo aver avuto l’efficace e forte slancio  due anni fa, in virtù del deliberato, approvato all’unanimità, dalla civica amministrazione, guidata dall’ avvocato Biancardi, con cui l’Ente di piazza Municipio – con decisione di buon senso e logica, del tutto coerente con la configurazione del Sistema di sviluppo territoriale, contemplato dal Ptr della Campania- si dissociava dall’ Unione del Clanis, inclusiva dei Comuni del Vallo di Lauro, per concorrere alla costituzione del nuovo Ente intercomunale, con successive adesioni dei civici consessi di Baiano, Sirignano, Quadrelle, Mugnano del Cardinale e Sperone; un cammino lungo il quale è stato messo a punto lo Statuto, rimuovendo e superando aspetti controversi della bozza originaria, rispetto ai criteri di rappresentanza da seguire nel riparto dei seggi nel Consiglio generale dell’ Unione.

E senza dire della marcata ratio statutaria sul ruolo dei servizi associati da esercitare, avendo di mira la loro economicità, coniugata con la validità di prestazione. Un quadro, che contempla, altresì, il principio di rotazione per l’esercizio dell’ufficio di presidenza dell’ Unione, in capo a ciascun sindaco per la durata di sei mesi. E, per completare, adottato anche il logo rappresentativo della territorialità dell’ Unione, con sede ed uffici nella struttura dell’ex-scuola elementare, in piazza Convento, ad Avella. Una soluzione più che adeguata e ben rappresentativa, in considerazione dell’armoniosa e sobria linea architettonica dell’edificio, tra i più significativi della città del Clanio e costruito agli inizi del ‘900 su progettazione di Felice Ippolito.

  BAIANO. Il varo dell’Unione Intercomunale, per andare oltre….. La corsia sembrava aperta e fluida verso l’operatività dell’Unione, con la sottoscrizione degli atti di convenzione, qualche mese fa; sottoscrizione rinviata sine die, a fronte del problema sollevato dall’amministrazione comunale di Mugnano del Cardinale  per le inadempienze di alcuni Comuni nel rispetto dei versamenti dovuti all’operatività del Piano sociale di zona, a cui afferiscono anche i Comuni del Vallo di Lauro; Piano sociale, di cui l’Ente, guidato dal sindaco Nicola Bianco è capofila, con sede proprio nel territorio di Mugnano del Cardinale; problema di buona amministrazione, non c’è alcun dubbio, con cui veniva rivendicata l’osservanza degli obblighi assunti, anche se la materia era- ed è- distinta dal progetto-Unione. Fatto è che la mancata e comune sottoscrizione degli atti di convenzione, ha bloccato la configurazione dell’assetto giuridico ed amministrativo dell’Unione intercomunale, congelandone il…varo; quel varo, che comporta la programmazione della messa in cantiere dei servizi da associare, per rapportarsi al meglio possibile delle progettualità con i bandi, indetti e ormai verso la scadenza dalla RegioneCampania e dall’ Unione europea. Due elementi – servizi associati e bandi per opere ed iniziative di pubblica rilevanza- su cui il sindaco Biancardi marcava le sue riflessioni, per dare forza e significato all’appello.

   BAIANO. Il varo dell’Unione Intercomunale, per andare oltre…..Una linea che trovava ampio consenso nell’intervento del sindaco di Sperone, l’avvocato Marco Santo Alaia, mentre l’assessore Franco Scotto, in rappresentanza del sindaco di Baiano, Enrico Montanaro, puntualizzava non solo le ragioni sociali e politiche dell’Unione, ma esprimeva anche e soprattutto le ragioni, per le quali il nuovo organismo può …prendere il largo già con i Comuni, che ne condividono l’importanza. Come a dire, ritardi e indugi ulteriori non hanno alcun senso. Restare nel guado attuale, non ha alcun senso, rispetto al presente e al futuro.

   All’appello di Biancardi, Scotto e Alaia si associava il professore Giovanni Colucci, attuale presidente dell’Ato-Alto Calore e già sindaco di Mugnano del Cardinale per due cicli amministrativi consecutivi e già vice-presidente della Provincia di Avellino. Una condivisione, quella di Colucci, convinta, ma anche per sostenere che l’ Unione, anche se non è “nata” ancora, è sostanzialmente superata come idea-progetto. “Bisogna- affermava- andare oltre e avere quale obiettivo di fondo la costituzione di un unico Comune, espressione dei sei Comuni del Baianese. La riprova è nella positiva esperienza di Montoro, Comune unico, istituito due anni fa, ricomponendo la storia del territorio, ch’era stata divisa tra Montoro Inferiore e Montoro Superiore. Una ricomposizione vantaggiosa per i cittadini per i servizi e per i livelli tributari contenuti”.